Nel
primo articolo sullo stress e i suoi rimedi abbiamo
mostrato il problema dello stress e alcuni suoi effetti. Abbiamo mostrato
che in origine c’era una creazione senza stress. Dopo la ribellione primordiale
dell’uomo da Dio, fu l’uomo a creare lo stress. Da allora in poi lo stress ha
molteplici effetti collaterali indesiderati, come ad esempio: emicranie,
insonnia, stati d’ansia e depressione.
Nel
secondo articolo abbiamo trattato le cause e gli effetti dello stress.
Nel
terzo articolo vengono presentate alcune «vie di fuga» dallo stress. Qui di seguito diamo
occasione ai lettori di confrontarsi su questo tema. |
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tema
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sottostante
1.
{Gianni Siena} ▲
Prima di tutto, occorre abituarsi a risolvere i problemi con la calma,
coltivare un atteggiamento positivo che detta una sostanziale fiducia: i
problemi si possono risolvere o si possono sopportare.
Dopo, occorre sempre ricordarsi che Dio aiuta a risolvere i problemi. Lo ha
fatto allora con me quando lavoravo, visto avevo un inspiegabile
desiderio di fuga dall’ambiente. Uno come me, che conobbe la tranquillità della
campagna fin da piccolo, sogna un luogo lontano dal «casotto» urbano: la
fabbrica, con i suoi rumori quotidiani prossimi al limite della sopportazione,
era il luogo più controindicato. Cominciai a resistere a questo desiderio,
imparai a proteggere occhi e orecchie dall’inquinamento e trovai piacevole
l’ambiente. In questo m’aiutò il fatto che il lavoro mi piaceva; più difficile
fu imparare a relazionarmi con le persone, in un ambiente dove tutti avevano
qualcosa da esigere. Certe sere ero stanco e irascibile anche per colpa d’uno,
del quale ero diventato il «bersaglio» emotivo (= così per due decenni).
Lo stress fa degli strani effetti, una mattina ero particolarmente
nervoso e pregai l’importuno rompiscatole di smetterla: ero in uno stato
d’estrema irascibilità. Il collega continuò rincarando la dose; lo avvertii più
volte del mio negativo stato emotivo ma se ne infischiò, e aumentò. M’avvicinai
al suo posto di lavoro e lo sollevai con la mano sinistra per quasi dieci cm da
terra. Lo minacciai e gli misurai un pugno... in quel momento guardammo tutti e
due a terra, e vedemmo come l’avevo sollevato senza sforzo: un uomo di
70-80 kg. Ebbe paura lui, ma l’ebbi anch’io: mi ricordai d’essere un cristiano;
era la prima volta che minacciavo una persona in quel modo. Riesco a sollevare
ancora 50 kg senza particolare sforzo e con le due braccia, ma ripenso ancora a
quell’episodio con meraviglia e vergogna per quello che stavo per fare. Sono un
bonaccione, tutt’altro che rissoso, e l’ultima (rara) lite risale a quando avevo
11 anni. Mi rendo conto che quel poveraccio (un po’ scemo anche se molto
fastidioso) l’avrei semplicemente ignorato il giorno prima.
Da cristiano ho imparato a scaricare le mie tensioni in preghiera, il
mezzo è il parlare a Dio dei miei problemi e del mio carattere... Conosco molti
cristiani che sono diventati «migliori» per aver scoperto e praticato lo stesso
segreto: è importante avere qualcuno con cui parlare ma se questo avviene con
Dio e in modo diretto, dal nostro cuore a Lui, il risultato è certo: Egli da
forza allo stanco.
La forza che il credente possiede, è la conseguenza della presenza dello
Spirito Santo
che opera nel credente e lo rende idoneo (At 1,8). Io non conosco altro rimedio
e questo è certamente il migliore: l’ha inventato Dio stesso. {04-06-2008}
2.
{Gianni Siena} ▲
Sono in pensione da molti anni e, talvolta, per
gli impegni con la chiesa, provo un che di ansia e conseguente stress. Ma
ho imparato a rilassarmi, sapendo di poter contare su Dio, anche per un
parcheggio o per altre piccole cose quotidiane. Ho sempre visto la mano del
Signore operare nelle grandi cose, ma questa esperienza, che non mi mancava,
sta accentuando la mia fiducia in Dio. {23-05-2015}
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12. {Autori vari} ▲
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Danilo Ristagno:
Meraviglioso questo studio, l’ho potuto gustare con gioia, Dio ti benedica,
fratello Nicola Martella. Shalom. {28-04-2015}
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Stress_rimedi_parla_EnB.htm
04-06-2008; Aggiornamento: 02-06-2015
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