Nel
primo articolo abbiamo mostrato il problema dello stress e alcuni
suoi effetti. Abbiamo mostrato che in origine c’era una creazione senza
stress. Dopo la ribellione primordiale dell’uomo da Dio, fu l’uomo a creare lo
stress. Da allora in poi lo stress ha molteplici effetti collaterali
indesiderati, come ad esempio: emicranie, insonnia, stati d’ansia e depressione.
Qui di seguito
trattiamo le cause e gli effetti dello stress; si tratta quindi di
un approfondimento delle questioni precedenti. Un motto che potremmo mettere
all'inizio della trattazione è il seguente: «Il progresso tecnologico coincide a
volte con il regresso umano!».
Il progresso tecnico ha fatto spettacolari passi in avanti negli ultimi decenni.
Tuttavia abbiamo tutti meno tempo a disposizione e siamo disperatamente alla
ricerca di modi per averne di più! Sebbene tutte le geniali scoperte dovevano
contribuire al miglioramento della nostra qualità di vita, i risultati sono
alquanto controversi e i sociologi notano cambiamenti preoccupanti nei
comportamenti all’interno della società.
Decenni or sono nessuno avrebbe mai pensato che esistesse qualcosa come stress
da vacanza o stress da rientro a casa, dopo una lunga vacanza. Sembra che si
riposi, tutto sommato, di più chi rimane in città e se la gode mentre tutti se
ne vanno a stressarsi fuori porta.
Si ha addirittura l’ansia della normalità; si teme che sia la quiete prima della
tempesta. Su una vignetta si legge: «Va tutto bene». «Non ho preoccupazioni».
«Questo mi preoccupa...».
Ecco qui di seguito alcuni aspetti della cosiddetta «vita moderna» che
contribuiscono allo stress.
■ La frenetica lotta quotidiana: Il molto lavoro secolare, le
responsabilità familiari, le incombenze domestici e le tante preoccupazioni
della vita sono giunti a un livello così insostenibile che molte persone sono
oggi incapaci di gestire correttamente il loro tempo.
■ Mai accontentarsi: Se pensassimo alle condizioni di vita estremamente
modeste della maggior parte della popolazione mondiale, a quella passata dei
nostri nonni o dei nostri genitori (e per alcuni di noi a quella della nostra
infanzia), probabilmente ci lamenteremmo tutti di meno. Anche nella nostra
società non tutti vivono nell’abbondanza, alcuni devono stringersi la cinta ogni
fine mese e altri devono cercare quotidianamente un pasto caldo nelle mense di
associazioni caritatevole per poter sopravvivere. È vero, però, che a una gran
parte della popolazione non manca niente. Eppure, sembra che nessuno ne abbia
mai abbastanza...
■
Scollamento dall’ambiente naturale: Sembra che sia diventato un lusso
prendersi del tempo alla fine della giornata e andarsi a fare una passeggiata
nella natura, clima permettendo. O sedersi un momento ad ammirare un panorama,
il tramonto del sole o lo spuntare della luna? Spesso le cose, i programmi, gli
obiettivi e il lavoro possono diventare più importanti delle persone. Magari si
prende il telefono per dire al coniuge: «Non aspettarmi stasera per cena, ho
ancora un mucchio di lavoro da terminare in ufficio, tornerò tardi...».
■ Voglio tutto e subito!: I progressi della tecnica hanno migliorato
alquanto le nostre condizioni di vita. Le ultime invenzioni tecno-scientifiche
sono così varie che non si sa più a chi o a che cosa dar retta. Le novità si
succedono continuamente al punto che in pochi anni tutto diventa «archeologia».
Ciò ha come risvolto lo sviluppo di una mentalità che esige immediatamente tutto
quello, che viene proposto; chi non l’ottiene subito, si sente infelice e
diventa anche capace di rendere insopportabile la vita propria e dei suoi cari!
Si sviluppa continuamente un’impazienza esistenziale. Ciò si accompagna non di
rado con alienazione e spersonalizzazione. E ciò porta anche nei rapporti umani
a considerare il proprio prossimo come una specie di «distributore automatico»,
dal quale si vogliamo aver soddisfatti i propri bisogni e capricci. Non a caso
il sesso a pagamento ha subito un incredibile incremento specialmente nelle zone
metropolitane. Anche i rapporti fra gli adolescenti sono improntati a tale
filosofia del «tutto e subito».
■
Dimenticando le cose essenziali: Molte persone sono talmente prese dalle
faccende quotidiane della vita che dimenticano le cose più importanti. Attirati
nella spirale delle preoccupazioni, si dimenticano a poco a poco chi sono
veramente, qual è il senso della vita e a che cosa bisognerebbe aspirare
veramente per essere felici. Alcuni arrivano al punto che non lavorano più per
vivere, ma vivono per lavorare; il consumo dei beni non porta più loro vero
benessere, ma essi stessi sono schiavi del consumismo, delle mode, dei trend; le
macchine non semplificano più veramente la loro vita, ma sono diventati
«padroni» aggiornabili e tuttavia insostituibili.
■ Umani robotizzati?: Una volta i nostri antenati si svegliavano col
canto del gallo e allo spuntare dell’alba, seguendo i ritmi della natura; la
vita non era più facile, ma era certamente più semplice e i ruoli erano
determinati. La gente oggigiorno «funziona» al ritmo degli orologi e degli
impulsi elettronici, delle varie ruotine e dei ruoli mutevoli, dovuti a contesti
diversi nella stessa giornata. Non sono più le persone a decidere del proprio
tempo, ma è la loro agenda degli impegni, magari elettronica, a dirigere
minuziosamente la loro vita. Dove sono andati a finire i ritmi naturali
dell’esistenza?
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Lo stress e i suoi rimedi 3
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Rimedi allo stress? Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Stress_rimedi2_Sh.htm
09-05-2008; Aggiornamento: 28-04-2015
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