Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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La lieve danza delle tenebre

 

Occultismo-esoterismo

 

 

 

 

L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:
■ La superstizione
■ La divinazione
■ L’astrologia
■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali
■ Lo spiritismo
■ La magia
■ La massoneria
■ La neostregoneria
■ Il satanismo
■ Il paranormale
■ La religione
■ I fenomeni estatici e la falsa profezia
■ L’esoterismo
■ La dottrina occulta
■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IELLA, MALOCCHIO E FATTURE

 

 di Nicola Martella

 

Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni.

 

In famiglia e in generale al sud si crede che, quando vanno male le cose, sia colpa del malocchio. Ad esempio, se oggi è scoppiato il tubo del lavandino e si è guastata la lavatrice, il primo pensiero è: «Chi sa chi mi vuole male». Per usare un termine prettamente dialettale si dice: «Cu sapi cu mi ciangi» (traduzione letterale: chi sa chi mi piange).

     Ora, anche i miei genitori credono a tali cose. Tempo fa, mia madre usava il piattino con acqua e olio come mezzo d’esorcizzazione, quando si aveva un mal di testa o altri problemi. Ora, ha smesso, ma continua a credere alla iettatura.

     Ho letto che nei tuoi libri in cui analizzi i fenomeni occulti, parli della iella. E,a allo stesso tempo, parli anche di fatture di vario genere e anche a morte. C’è una similitudine tra i due fenomeni: fattura e malocchio? L’uso de piattino o pratiche simili sono considerati da molti come forme di protezione o di magia bianca, in che contesto possiamo ascriverle? Come si potrebbe descrivere il malocchio o la iella?

     Perdonami le imperfezioni, ma devo approfondire tali questioni meglio sui tuoi libri. Metto queste domande alla tua attenzione magari potrebbe essere utile anche ad altri fratelli e sorelle. {Innocenzo Palmita, ps.; 01-10-2010}

 

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito.

 

Quando si parla di malocchio, di iella e di fatture, bisogna distinguere diversi piani e aspetti.

     ■ Ci sono modi di dire popolari. Chi ha dei momenti particolari, in cui sembra che sfortuna e disgrazie si siano date appuntamento nella sua vita, si dice che è perseguitato dalla iella. In effetti, molti dei fatti successi sono spiegabili con l’analisi e il ragionamento. L’accumulo in un certo tempo è dato spesso dalla casualità o dalla prevedibilità statistica, dati i fatti di partenza. A volte succede che quanto seminato in vari periodi (p.es. debiti, trascurare cose, superamento di certi termini, mancanza di decisioni), germoglia tutto in una volta; e a ciò si può associare l’effetto domino.

 

     ■ A ciò si aggiunge il pensiero magico, secondo cui alcune persone sono in grado di praticare malocchio e iettature. Ciò diventa l’humus per varie pratiche anti-iella, dettate dalla superstizione popolare, e per riti veri e propri di «magia difensiva», trasmessi in famiglia o imparati da una persona particolare o da un libro. Tali riti rendono permeabili per forze irrazionali e paranormali. Spesso tali persone sperimentano fenomeni parestetici e mistici: visione di colori, percezione di presenze, sentirsi chiamare, oppressione notturna, eccetera. Ciò li rende spesso ancora di più dipendenti da tali riti e, non di rado, dai maghi che si vanno a consultare.

 

     ■ Un terzo livello è quello di riti e pratiche gestite da gente che con la «magia» ci campa. Persone che si sentono iellate, scalognate, sfortunate, sventurate e così via, si rivolgono a tali «esperti» delle arti magiche, per trovare una risposta e un rimedio. Chiaramente, per poter presentare il conto, tali operatori dell’occulto diranno sempre che c’è una fattura.

     Al riguardo bisogna distinguere i numerosi ciarlatani, che pullulano spesso le televisioni private, giornali e riviste: cartomanti, chiromanti, rabdomanti, cultori di radioestesia e simili, che spesso si presentano anche in abbinamento a iridologia, omeopatia, fiori di Bach, cristalloterapia e quant’altro, oltre ad ammantarsi con un’apparenza di scientificità. Essi sono spesso buoni osservatori e bravi psicologi. Poi offrono polverine miracolose, unguenti, amuleti anti-iella, riti particolati, eccetera.

     In ogni modo, bisogna distinguere tali cultori di «arti magiche» dai veri occultisti. Questi ultimi sono quelli che hanno effettivamente fatto il cosiddetto «patto col diavolo» e hanno ottenuto un certo potere magico. Le incaute persone, che vanno da loro per far fare riti di protezione (magia difensiva) o per danneggiare altri (magia offensiva), non sanno in che legami si stanno avviluppando. Oltre alla dipendenza psicologica ed economica, esse diventano soggette allo «spirito guida», il demone che domina il mago e che dà loro il potere.

     In tale ottica, le «fatture» non sono altro che l’intervento dello spirito guida del mago nella vita delle persone, da cui i clienti chiedono una difesa, un’offesa (malattia, danno, morte) o un cambiamento positivo (innamoramento di sé). Se la persona destinataria di tale «fattura» è già permeabile in senso magico (superstizione, ha praticato riti anti-iella, è stato da maghi) o, al contrario, non ha abbastanza integrità, timor di Dio o fede in Cristo, tale fattura si «attaccherà», ossia il demone sarà in grado di realizzare ciò, che il mago ha «promesso» di fare.

     Per l’approfondimento di tali aspetti si vedano in Nicola Martella, La lieve danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992)., i seguenti articoli: «Alcune pratiche occulte», pp. 53ss; «La superstizione», pp. 79ss; «La consultazione degli occultisti e le sue conseguenze», pp. 91ss; «La divinazione (mantica)», pp. 99ss; «Alcune forme di divinazione», pp. 109ss; «Magia ovvero stregoneria», pp. 177ss; «Maghi veri e ciarlatani», pp. 189ss; «Superstizione e Bibbia», pp. 301ss; «Alcune forme di superstizione», pp. 309ss; «Divinazione e Bibbia», pp. 329ss; «Astrologia e Bibbia», pp. 341ss; «Magia e Bibbia», pp. 355ss.

      L’unico rimedio a tutto ciò è una sincera conversione a Gesù quale Signore e Salvatore. Come mostra il Salmo 91 (vedi sotto), chi teme Dio e lo serve, non deve temere malie, maledizioni, iettature e «fatture». Esse non «attaccano» su un vero cristiano, che dimora in Cristo e cammina secondo la verità della sua Parola.

     Per chi vuol trovare liberazione e guarigione e per chi vuole aiutare gli altri in tali cose, può approfondire le questioni in quest’opera: Nicola Martella, Entrare nella breccia (Punto°A°Croce, Roma 1996).

 

Salmo 91

 

Chi dimora nel ritiro dell’Altissimo alberga all’ombra dell’Onnipotente. Io dico all’Eterno: “Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!”.

     Certo egli ti libererà dal laccio dell’uccellatore e dalla peste mortifera. Egli ti coprirà con le sue penne, e sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti è scudo e targa. Tu non temerai lo spavento notturno, né la saetta che vola di giorno, né la peste che va attorno nelle tenebre, né lo sterminio che infierisce in pieno mezzodì. Mille te ne cadranno al fianco, e diecimila alla destra; ma tu non ne sarai colpito. Solo contemplerai coi tuoi occhi e vedrai la retribuzione degli empi.

     Poiché tu hai detto: “O Eterno, tu sei il mio rifugio”, tu hai preso l’Altissimo per il tuo asilo, male alcuno non ti coglierà, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda. Poiché egli comanderà ai suoi angeli di guardarti in tutte le tue vie. Essi ti porteranno in palma di mano, che talora il tuo piè non urti in alcuna pietra. Tu camminerai sul leone e sull’aspide, calpesterai il leoncello e il serpente.

     Poiché egli ha posta in me la sua affezione, io lo libererò; lo leverò in alto, perché conosce il mio nome. Egli m’invocherà, ed io gli risponderò; sarò con lui nella distretta; lo libererò, e lo glorificherò. Lo sazierò di lunga vita, e gli farò vedere la mia salvezza.

 

Iella, malocchio e fatture? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Iella_maloc_fatt_Oc.htm

01-12-2010; Aggiornamento: 03-12-2010

 

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