Già diverse volte
negli ultimi anni ho visto nella televisione tedesca trasmissioni che mostravano
come è facile aprire una macchina altrui, munita di telecomando, sfruttando le
potenzialità di uno scanner a radiofrequenza. Tali trasmissioni intendevano
certamente mettere in guardia la gente. Sono sicuro che anche in Italia ci
saranno state trasmissioni del genere. Certo qualcuno dirà che se ne parla
troppo poco. Altri sospetteranno subito che la colpa è delle case
automobilistiche che non vorrebbero che si sappia troppo. Altri ancora diranno
con sufficienza che lo sanno anche i bambini.
Ultimamente tutto ciò è accaduto a un caro amico, che mi ha mandato una sua
amara testimonianza al riguardo. Egli è stato vittima di un furto di strumenti
costosi dalla sua auto, senza che se ne sia accorto fino all’arrivo a
destinazione e senza che vi siano stati segni di scasso. Un altro amico, che
lavora come tecnico, ha preso l’occasione per dare consigli per prevenire furti
d’auto e d’altro genere. Nessuno può stare più sicuro? Che cosa è accaduto agli
altri lettori in merito? Che cosa potrebbe ancora succedere in caso di
leggerezza e disattenzione?
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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I contributi sul
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sottostante
1.
{Salvatore Magnano} ▲
I giorni scorsi ho
malauguratamente subito il furto della mia borsa di lavoro (con tanto
d’agenda e rubrica telefonica). Vi segnalo — per vostro utile conoscenza — le
modalità con cui è avvenuto il furto: avevo lasciato l’auto nel parcheggio
d’un autogrill (Autostrada del Sole, nei pressi di Lodi) proprio davanti
all’ingresso, recandomi al bar per un caffè. Dopo 5-10 minuti sono tornato alla
macchina e, senza accorgermi di nulla, sono ripartito. Una volta arrivato in
ufficio e aperto il portabagagli, ho riscontrato — con mio grande sconforto — di
aver subìto il furto della borsa di lavoro e d’altri oggetti (tra cui una reflex
digitale e varia strumentazione di misura, tutto materiale piuttosto costoso).
Preciso che alla ripartenza dopo la sosta all’autogrill, l’auto era chiusa e non
presentava
alcun segno di effrazione. Come hanno fatto? In polizia, dove mi sono
recato per sporgere denuncia, hanno confermato il mio atroce sospetto: esistono
bande organizzate con tanto di sofisticati strumenti (scanner a
radiofrequenza), in grado di «clonare» la frequenza dei nostri telecomandi
di chiusura dell’auto! Per questi delinquenti, quindi, aprire le nostre auto
diventa un gioco da ragazzi: uno con lo scanner si apposta nel parcheggio e,
quando chiudiamo la macchina col telecomando, ne decodifica il segnale;
quindi, con l’aiuto d’un complice (che fa il palo, controllando i nostri
movimenti), un attimo dopo che siamo entrati al bar, apre la nostra auto con il
telecomando «clone», prende tranquillamente quello che gli serve e, colmo della
beffa, richiude la macchina con il telecomando. Il tutto in pochi secondi!
Di fronte a questo sistema, l’unico modo per salvarsi è: chiudere le portiere
a mano con la chiave e non usare
assolutamente il telecomando, specie quando si parcheggia in luoghi molto
affollati e dunque a rischio (tipo autogrill, centri commerciali, ecc.).
L’unica cosa che mi chiedo, a questo punto, è: come mai se in polizia conoscono
già l’esistenza di questo tipo di furti, nessuno ha mai diramato una qualche
avvertenza in tal senso tramite i media? Vediamo allora di aiutarci da soli,
girando questo messaggio a tutti i nostri amici e conoscenti, affinché si possa
scongiurare il propagarsi di questa piaga! {14-03-2009}
2.
{Maurizio Marino} ▲
Caro Salvatore mi
dispiace dell’increscioso evento, ma devo purtroppo avvertirti che questa realtà
si conosce ormai da tanto tempo. Anche in televisione più volte sono
stati mandati in onda dei servizi che spiegavano le modalità tecniche usate dai
malviventi. Come vedete tutti s’aggiornano, anche i ladri. Oltre al consiglio
dato da Salvatore, cioè di non usare il radiocomando dell’antifurto quale
apriporta (è una comodità per noi, ma anche per i ladri), vorrei consigliare
anche un’altra soluzione, visto che m’occupo di prevenzione della
sicurezza (sistemi d’allarme e altro). Quando vi fate istallare un antifurto per
la vostra auto pretendete che il sistema a radiocomando sia del tipo «Rolling
Code». Cosa significa? Questo tipo di radiocomandi ha una procedura più
complessa di quelli classici e ogni volta che s’aziona il radiocomando per
chiudere o aprire l’automobile (o meglio solo per attivare l’antifurto) cambia
automaticamente il codice secondo un algoritmo segreto e casuale. In questo caso
è impossibile e inutile conoscere o rilevare il codice con lo «scanner», perché
un codice sempre nuovo e diverso s’imposterà al successivo evento. Lo sa solo il
nostro «ricevitore», perché si sincronizza automaticamente col radiocomando.
Quindi come vedete, se i ladri non dormono, anche i tecnici onesti fanno
girare le meningi. È bello pensare ai fratelli per evitare loro delle cose
dispiacevoli (come ha fatto Salvatore in seguito al furto subito) ma è
altrettanto bello poter dare dei consigli tecnici per poter vivere più sicuri.
Quindi se avete bisogno di consigli o altro nel campo della sicurezza, ora
sapete a chi rivolgervi. {14-03-2009}
3. {Roberto Cambi} ▲
Caro Nicola, mi
sono posto il problema già da diversi decenni e propongo questa soluzione che io
ho adottato: 1) Acquistare auto di seconda mano, di piccola cilindrata e poco
vistose e appetibili. 2) Non possedere oggetti di valore, onde evitare di
lasciarli in auto
Tutte cose che per me è stato facile attuare semplicemente perché non ho mai
avuto la possibilità di vivere diversamente. Quando si dice la fortuna di non
essere ricco! Ciao… {4 maggio 2009}
4. {Gianni Siena} ▲
Qualche anno fa,
ebbi un’esperienza singolare. Avevo bisogno di prendere qualcosa dalla macchina
e, per diverse volte, nel comandare l’apertura della macchina, l’allarme della
macchina accanto (d’altra marca) s’attivò. C’era evidentemente un’interferenza
da parte del mio telecomando ch’era scambiata per un’effrazione. Gli allarmi più
recenti sono dotati d’un codice (fisso / variabile?) registrato in un chip
all’interno della chiave stessa e questo riduce (non lo annulla del tutto) il
rischio di apertura dolosa del mezzo e di furto. La televisione, con le sue
inchieste, che mostrano come si fa, veicola a potenziali malintenzionati
le nozioni base del male. Occorre un serio ripensamento sul come si propongono
ai telespettatori le immagini dell’illecito. {4 maggio 2009}
5. {Nicola Martella} ▲
Sandro Bertone mi ha inviato una pagina di una newsletter in cui risulta quanto
segue. Su come difendersi dai furbetti del telecomando, sul sito Club Motori
Quattroruote c'è un filmato dal titolo «I
furbetti del telecomando» ( bisogna iscriversi gratis per vederlo). Sulla
newsletter si legge quanto segue: «Arrivi a destinazione e dopo una sosta non
trovi più il computer o il Gps portatile, ma le serrature sono intatte. Com'è
possibile? Con un banale dispositivo che neutralizza i sistemi di chiusura. Le
precauzioni da adottare per difendersi da questo nuovo tipo di furti». Qui viene
indicato il problema, ma non purtroppo la soluzione, visto che si rimanda al
numero di maggio 2009 della rivista Quattroruote. {4 maggio 2009}
6. {Salvo Caruso} ▲
■
Contributo:
Mi dispiace, nella Bibbia non c’è nulla che
possa far luce su tali fatti… {4 maggio 2009}
▬ Risposta: Strano che a dirlo sia un seguace della religione Bahai,
quindi un monista e universalista religioso, per il quale la Bibbia è solo una
delle tante rivelazioni e Gesù una delle tante manifestazioni del divino. [►
Bahai, il diavolo e la Bibbia] Per noi cristiani
biblici, invece, la Bibbia è l’unica Rivelazione scritta lasciataci da Dio, e
Gesù è l’unico in cui Dio si è fatto carne, quindi il Figlio di Dio. Per questo
lettore e gli altri seguaci della religione Bahai vale questa parola di Gesù
rivolta ai Sadducei riguardo alla risurrezione della carne: «Voi errate,
perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio» (Matteo 22,29).
Chiaramente al tempo dell’AT e del NT non c’erano telecomandi e serrature
radiocomandate, ma la Bibbia contiene molte raccomandazioni per riuscire in ogni
situazione della vita, le quali possono essere applicate anche riguardo a tale
esplicito problema. Eccone alcuni esempi qui di seguito.
■ Durante la guerra, il sommo sacerdote «portava gli strumenti sacri e aveva
in mano le trombe d’allarme» (Numeri 31,6). Suonare il corno o la tromba per
dare
l’allarme era una necessità per sopravvivere agli attacchi improvvisi di
bande di predoni e di eserciti (Osea 5,8; Gioele 2,1; Sofonia 1,16). Cambiano
quindi i sistemi d’allarme, ma non la necessità di averne uno.
■ Giorno e notte le sentinelle facevano il loro dovere sulle mura delle
città. Per tale scopo è scritto: «La sentinella gridò e avvertì il re» (2
Samuele 18,25). Nehemia, allorché la comunità dei reduci dall’esilio era
oppressa dai popoli circonvicini, scrisse: «Allora noi pregammo il Dio
nostro, e mettemmo contro di loro delle sentinelle di giorno e di notte per
difenderci dai loro attacchi» (Nehemia 4,9).
■ Sul piano spirituale e morale, il sistema d’allarme di Dio nel suo popolo
erano i
profeti (ossia i proclamatori). Dopo l’apostasia e il giudizio divino contro
Israele, è scritto: «Eppure l’Eterno aveva avvertito Israele e Giuda per
mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo: “Convertitevi dalle
vostre vie malvagie, e osservate i miei comandamenti e i miei precetti, seguendo
in tutto la legge che io prescrissi ai vostri padri, e che ho mandata a voi per
mezzo dei miei servi, i profeti» (2 Re 17,13ss). Al profeta Ezechiele Dio
disse: «Figlio d’uomo, io t’ho stabilito come sentinella per la casa
d’Israele; e quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu l’avvertirai da
parte mia» (Ezechiele 3,17-21). Il profeta è come una sentinella, la quale,
«vedendo venire la spada contro il paese, sonerà il corno e avvertirà il
popolo» (Ezechiele 33,2ss).
■ Si parla della tromba d’allarme anche al ritorno del Signore Gesù: «Il
Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio,
scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi,
che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare
il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore» (1 Tessalonicesi
4,16s). Chiaramente tale segnale sarà benvenuto solo per chi ha accettato Gesù
come unico Salvatore e Signore; per chi lo rifiuta sarà un allarme per il
giudizio imminente (Giovanni 3,18.36; 2 Timoteo 4,1).
■ La Parola di Dio parla di avvedutezza. Essa è necessaria non solo per
non farsi rubare la macchina, ma anche per riuscire nella vita in genere e
specialmente nel modo di poter piacere al Dio vivente, per non cadere nel
peccato, nei pericoli e nei tranelli del diavolo, per conservarsi puro dal mondo
e per non perdere il premio della fede e della fedeltà al Signore. Gesù disse: «Chiunque
ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto
che ha edificata la sua casa sopra la roccia» (Matteo 7,24). Egli fece
questa raccomandazione ai suoi discepoli: «Ecco, io vi mando come pecore in
mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
E guardatevi dagli uomini…» (Matteo 10,16ss).
Questi sono solo
alcuni pochi esempi di come la sacra Scrittura, sebbene non parli di
telecomandi, abbia qualcosa da dire sui sistemi d’allarme e sull’avvedutezza da
usare in tutta la vita. Termino con una parola che deve far riflettere riguardo
al potere che ha Gesù Cristo da parte di Dio Padre: «Queste cose dice
il santo, il verace, colui che ha la chiave di Davide, colui che
apre e nessuno chiude, colui che chiude e
nessuno apre»
(Apocalisse 3,7). Con Lui le manipolazioni dei malintenzionati sono escluse.
Gesù è il Re; a ciò che Lui comanda, nessuno può opporsi. Egli non ha confronti,
essendo «il santo, il verace». Guai, quindi, a tutti i produttori di
contraffazioni. {Nicola Martella}
7.
{Andrea Diprose}
▲
Cari tutti,
ringraziamo il fratello Nicola Martella per questo articolo di carattere
pratico... che ci aiuta a difenderci da tecnici che usano la loro conoscenza per
rubare cose altrui.
Proprio di recente, penso sia nel numero di aprile, forse è nel numero di
maggio, la rivista Quattroruote, riportava dei consigli a tal proposito.
Bene il primo consiglio è di non chiudere l’automobile con il telecomando, ma di
usare la chiave e poi controllare manualmente che l’auto si sia chiusa per
davvero. Infatti, molti che usano il telecomando non sanno che l’uso di uno
jammer da parte di terzi permette al proprietario dell’auto, che ha usato il
telecomando, di illudersi di aver chiuso l’auto mentre, in realtà, tramite lo
jammer, il ladro ha bloccato la chiusura e l’auto è rimasta aperta. {5 maggio
2009}
8.
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9.
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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Furto_auto_radiofrequenza_EnB.htm
20-03-2009; Aggiornamento: 05-05-2009
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