Le reazioni
all'articolo «Presunzione
di chierico e verità biblica» sono state diverse. Come ho
mostrato nella prima parte del tema di discussione «Arroganza
di chierico e verità biblica? Parliamone 1», accanto a una
serie di persone cattoliche che hanno chiesto di essere cancellate dalla lista
di distribuzione, c'è stato qualcuno che come Gianni Toffali ha rincarato la
dose rispetto al presunto «fra' Tommaso», vedendo solo il rogo come unica
soluzione per i cristiani non cattolici. Di per sé anche Tommaso Dagani mi ha
scritto nuovamente, gettando oltremodo benzina sul fuoco col suo massimalismo
ideologico e integralismo religioso; evito di accendere ancor più gli animi con
le sue analisi di parte.
Altri lettori cattolici sono stati trascinati da loro per affermare cose simili,
sebbene in modo più educato; altri ancora sono rimasti alquanto perplessi da
tali parole. Gli uni hanno cercato di mediare, affermando: «Non siamo tutti
così»; gli altri hanno evidenziato: «Lui parla solo a livello personale e non
come rappresentante della chiesa».
Chiaramente gli evangelici si sono sentiti alquanto feriti dalle esternazioni
specialmente di Tommaso Dagani e Gianni Toffali, andando indietro nella storia
delle chiese e ricordando i tanti martiri, vittime della ferocia
dell'Inquisizione.
Sull'atteggiamento ideologico dei cattolici tradizionalisti (controriformisti e
anticonciliari) mi viene in mente un vecchio motto che qui calza bene: «Chi ha
un martello in mano, vede tutto come chiodi», ossia chi filtra tutto con
l'ideologia tridentina, vede tutti gli altri come sette. Meno male che non sono
tutti come loro. Visto che sono arrivati altri contributi, diamo occasione per
continuare la discussione.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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1. {Ciro
Barbera} ▲
■ Caro Nicola, carissima Annamaria, sappiate che avete risposto a dovere a
questa specie «di ufo religioso», non solo arrogante, ma anche cieco e sordo.
Sordo, perché ha orecchie e non ode la voce del Signore (ma solo un tuono,
la voce del suo padrone, il papa); cieco, perché i suoi occhi sono chiusi
spiritualmente (non c’è cieco peggiore di chi non vuol vedere!), visto che per
lui siamo una delle tante sette. E non possiamo fare nulla per lui; visto che
loro
hanno gli esorcisti, perché non si fa esorcizzare da uno di
loro? Cosi trova magari la via della libertà! Dio è con noi e benedica la
Verità. {8 dicembre 2008}
■ Caro Nicola, non credo che ne vale la pena di continuare a comunicare via
e-mail con questo personaggio, o chi s’affianca a lui a spada tratta con le
stesse idee o arroganze.
L’albero si vede dai frutti o dal «parlare».
Sono fiero d’essere un cristiano evangelico e
figlio di Dio, e non «figliuolo»
del frate. Se ha chiamato te «figliuolo», di certo chiamerà
molti «figliuoli»!
Non certamente me, se l’ho incontrassi. Di «padre» ne ho uno solo, ed è il
Signore. Del paternalismo di questo personaggio meglio stare alla larga.
Il nostro Padre celeste insegna l’amore, la pace, ecc. Voglia il Signore
avere compassione per lui, facendo cadere anche lui come Paolo sulla via di
Damasco. Ecc., ecc. Dio vi benedica. {11 dicembre 2008}
2.
{Marco Soranno} ▲
Che ci attacchino i
cattolici non mi sorprende più. In USA e America Latina pagano a peso d’oro ex
pentecostali per farne insegnanti di teologia e conduttori di trasmissioni
televisive contro il mondo evangelico (cfr. Fernando Casanova su YouTube),
dicendo le stesse cose, e poi si scopre che i loro «cavalli di battaglia» da
protestanti nominali non avevano nulla di buono. L’arroganza è l’unica cosa che
possono fare, perché sanno di non poter argomentare.
Un’ultima considerazione: sono perplesso verso quei cattolici che dicono di
sentirsi nostri fratelli, di conoscere la Bibbia grazie a noi, ma d’amare ancora
di più la chiesa romana, ma hanno capito davvero? La conversione non è un
rimanere nella casa sulla sabbia, ma costruire la propria casa sulla roccia,
come conciliare il Vangelo con un’impalcatura di tradizioni che non hanno niente
a che vedere con esso? La salvezza non è un abito, a cui s’aggiunge qualche
ritocco e allora sembra presentabile in altri ambienti, ma è completamente
nuovo, essendo fatto d’altro tessuto. Il catto-evangelico quanto vale realmente?
{9 dicembre 2008}
3. {Elena Rubagotti} ▲
■
Contributo:
[…] Ritengo che la Chiesa Cattolica sia davvero l’unica possibile,
esattamente come il suo chierico arrogante. Chi ama la Chiesa infatti sa
perfettamente che è Santa non perché è fatta da uomini santi (e ce ne stupiamo
ancora?!), ma perché fatta dallo Spirito Santo e voluta da Gesù Cristo stesso,
il primo che ha osato metterla in mano a degli uomini (i suoi apostoli). Se uno
guarda a Dio e non agli uomini, accanto agli errori umani vedrà anche, e in
abbondanza, le Grazie che Lui manda, senza che ne siamo degni. Tutto il resto
viene dopo. {9 dicembre 2008}
▬
Risposta:
C’è una contraddizione di fondo fra «la Chiesa Cattolica sia davvero
l’unica possibile», la chiesa non «fatta da uomini santi» e le «Grazie che Lui
manda, senza che ne siamo degni». Si vuole avere la botte piena e la moglie
ubriaca. Questa è una certa confusione spirituale che cerca di tenere insieme
cose inconciliabili e che sta in contrasto con la Parola di Dio. Gesù ha
insegnato ai suoi discepoli come riconoscere i «falsi profeti», dovunque essi si
trovino, dicendo: «Vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi
rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgono forse delle uve dalle
spine, o dei fichi dai triboli? Così, ogni albero buono fa frutti buoni; ma
l’albero cattivo fa frutti cattivi» (Matteo 7,15). Egli aggiunse pure: «Non
chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la
volontà del Padre mio che è nei cieli» (Matteo 7,21). L’apostolo Paolo
insegno di non andare oltre ciò che è scritto (1 Corinzi 4,6). E esortò Timoteo
a non essere un operaio confuso, ma a tagliare rettamente la «Parola della
verità» (2 Tm 2,15).
È scritto che «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,
alfine di
santificarla, dopo averla
purificata col lavaggio dell’acqua
mediante la Parola, alfine di far
egli stesso comparire dinanzi a sé questa Chiesa, gloriosa, senza
macchia, senza ruga o cosa alcuna simile, ma
santa e irreprensibile»
(Efesini 5,25ss). Se la chiesa è santa perché è Cristo a santificarla, perché
non dovrebbero essere «chiesa» anche le altre denominazioni cristiane, visto che
la grandezza numerica delle altre denominazioni non cattolico-romane? Cristo ha
fondato la «Chiesa», ossia la sua «assemblea messianica», non una denominazione
in particolare.
Il Signore Gesù guarda alla qualità delle persone, non alle istituzioni
umane. Infatti è scritto: «Non sapete voi che
gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né i
fornicatori, né gli
idolatri, né gli
adulteri, né gli effeminati, né i
sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i
rapaci erediteranno il regno di Dio»
(1 Corinzi 6,9s). Guardando alla storia passata della chiesa romana e a quella
attuale, troviamo molte di queste abominazioni nel suo seno e anche fra i
prelati. Nel regno di Dio ci entreranno solo coloro a cui si possa dire: «E
tali eravate alcuni, ma siete stati
lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del
Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito del Dio nostro» (v. 11). La
chiesa universale del Signore è fatta solo di siffatte persone, in qualunque
denominazione esse si trovino, dopo che essi hanno abbandonato le cose sopra
descritte, specialmente l’idolatria, che è chiamata fornicazione spirituale
dalla sacra Scrittura, ed è alla base di tante altre abominazioni.
{Nicola Martella}
4. {Gualtiero Olivero} ▲
Pace. Mi chiamo
Gualtiero e sono un responsabile giovanile d’una chiesa cristiana evangelica di
Torino. Innanzitutto voglio benedirti per questo sito che è molto interessante e
che mi sta aiutando molto nella conoscenza di Dio. Io ho 38 anni e, come penso
la maggior parte dei cristiani evangelici, vengo dal cattolicesimo. Ciò
che mi ha spinto a scriverti questa mail è stato l’ultimo articolo «Presunzione
di chierico e verità biblica» e su come la chiesa cattolica romana continui
nella sua opera di «osteggiamento delle Verità bibliche» e si presenti come
unica «garante della fede cristiana».
La mia esperienza nel cattolicesimo è stata soprattutto all’interno del «Rinnovamento
nello Spirito», dove fino al 1999 sono stato tra i responsabili di una
comunità che raccoglieva circa 30 gruppi sparsi per il Piemonte e dove si
organizzavano mensilmente riunioni anche di 1.000-1.500 persone. Devo dire che
nei primi anni Novanta questo movimento s’avvicinava molto di più alla dottrina
evangelica che a quella cattolica, fino a quando i vertici nazionali hanno
accettato d’aderire in tutto e per tutto alle imposizioni del Vaticano, facendo
venir meno quello che di buono si stava costruendo.
Non vorrei dilungarmi molto, ma ho assistito a distruzioni materiali di
Bibbie
(Edizioni Nuova Diodati), solo perché non avevano l’imprimatur del Vaticano. Il
Vescovo in carica che si è scagliato contro coloro che volevano conoscere
più in profondità lo Spirito Santo. Riunioni di preghiera furono bloccate
all’ultimo momento perché al vescovo o al cardinale di turno «non andavano a
genio». C’erano divisioni e liti sia tra responsabili all’interno del
Rinnovamento che tra i vari movimenti all’interno della chiesa cattolica (e poi
si vuol far passare l’idea che sia una chiesa unita), ecc...
Ringrazio il Signore per quando si è fatto realmente conoscere a me e alla mia
famiglia e ci ha indicato la strada da percorrere, come solo Lui poteva fare,
visto che eravamo dei cattolici molto praticanti, attivi nella chiesa locale e
nella curia (pensa che organizzavamo anche processioni mariane). {9 dicembre
2008}
5. {Massimo Soraci} ▲
■
Contributo: Sono un Diacono della Chiesa Cattolica. Scrivo per dirvi
innanzitutto che quanto scrive il sedicente fra’ Tommaso (chissà se è un
semplice frate, un sacerdote o chissà cos’altro...) non rappresenta in alcun
modo le posizioni della Chiesa e la sensibilità dei cattolici in generale.
Non condivido il suo
paternalismo (figliolo...) il suo insulto «senza Dio...» e comunque una
lettera che nel complesso non ha nessun senso. Forse sarebbe bene specificare
anche sul vostro sito che quest’individuo ha parlato a titolo personale.
Personalmente ho rispetto e stima di tutte le autentiche espressioni della fede
cristiana, che s’esprimono in diverse chiese e comunità: sono convinto della mia
appartenenza alla Chiesa cattolica romana, ma — come del resto afferma il
magistero — non considero nessun battezzato nella fede (quella di Nicea, per
intenderci) escluso dalla salvezza. Né, personalmente, sono abituato a
considerare gli altri peggiori di me, anzi penso sempre di poter imparare
qualcosa da chiunque, soprattutto dalla sua storia.
Credetemi, sulla base della comune fede in Cristo, possiamo parlare e costruire
relazioni fraterne, e io penso, dicendo questo, d’interpretare la sensibilità e
il desiderio di tanti fratelli cattolici. {9 dicembre 2008}
▬
Risposta: Scrivevo poco fa a un lettore che mi chiedeva un
consiglio che, poiché in croce c’è salito Cristo, Dio ha riconciliato il mondo
con sé, cosicché chi crede nel Signore e lo accetta come Salvatore personale, ha
la vita eterna. Questo è l’Evangelo, ossia la persona e l’opera di Gesù Cristo,
che trova la sua sintesi in dichiarazioni di fede nel NT e in appresso.
Le parole di Massimo Soraci fanno da «contraltare» alle posizioni massimaliste
della controriforma e integraliste anticonciliari, di chi è rimasto al «concilio
di Trento» e a Lefebvre, come Tommaso Dagani (alias fra' Tommaso), o addirittura
all’inquisizione, come Gianni Toffali.
Io ho contatto con vari cattolici illuminati e discutiamo da anni insieme. E su
questo sito ci sono varie dibattiti in merito. Per potersi parlare, bisogna
accettarsi come interlocutori, rispettare la diversità dell’altro e far valere
la forza delle argomentazioni, riconducendo la discussione all’autorità della
Parola di Dio.
Dopo la seconda lettera di Tommaso Dagani, peggio della prima nonostante le
risposte mie e di Annmaria Mazzari, gli ho scritto comunicandogli quanto segue:
«Ho cercato in internet riguardo al tuo nome, ma non ho trovato nulla di te. Ho
il sospetto che il tuo nome e cognome, con cui ti sei firmato siano fittizi. Io
non dialogo con nickname e pseudonimi. È sempre buona creanza (umana oltre che
cristiana) di presentarsi». Ho concluso la lettera, scrivendogli: «Se vuoi
conoscere evangelici fedeli alla Scrittura e ricchi di buone opere e di frutto
dello Spirito vieni a trovarmi e te li farò conoscere». È seguito finora solo il
silenzio.
Quindi mi rallegro per ogni cattolico di buona volontà, sinceramente interessato
a conoscere il Signore e la verità della sacra Scrittura e a disporsi
all’ubbidienza alla Parola di Dio, dove Egli lo illumina in merito. Perciò mi
rallegro per persone come Massimo Soraci. Dio lo benedica e lo illumini col suo
Spirito. {Nicola Martella}
■ Replica:
Grazie. Coloro che veramente cercano e seguono il Signore Gesù non
possono che trattarsi da fratelli. Chi non ama, resta nelle tenebre. Pace e
benedizione a te. {11 dicembre 2008}
6. {Rina Pelosi, ps.} ▲
■
Contributo: I giudizi che lei espone sono lontani anni luce da quello che
penso io della Chiesa Cattolica, la vera Chiesa (bisogna conoscerla e
approfondire la sua dottrina e su cosa si basa, piuttosto che farsene
un’opinione solamente dalle parole di una ex-suora). Saluti. {9 dicembre 2008 }
▬
Risposta: Strana logica di questa lettrice. Lei ritiene di
conoscere la chiesa di Roma, ma non ci dice che cosa essa sia. E bisogna credere
a lei sulla parola, invece di credere a una ex-suora, che ha vissuto l’intera
vita nella chiesa cattolica insieme alla sua consorella, prima di uscirne! Penso
che molti evangelici conoscono la chiesa romana meglio di tanti cattolici,
poiché, prima di lasciarla, hanno dovuto confrontarsi con la sua dottrina alla
luce della sacra Scrittura. Questo è stato il mio caso. Altri poi ne studiano le
dottrine per verificare il loro «gradiente» biblico o meno. La «vera chiesa»,
quella di Cristo, è formata soltanto di tutti coloro che sono stati rigenerati
dallo Spirito di Dio, in qualunque confessione cristiana essi si trovino! È
infatti scritto: «Il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo
sigillo: “Il Signore conosce quelli che sono suoi”; e: “Si ritragga
dall’iniquità chiunque nomina il nome del Signore”» (2 Timoteo 2,19). Questo
conta e non l'adesione formale a una qualsiasi chiesa o denominazione. {Nicola
Martella}
7. {Andrea Tanda} ▲
Fratello Carissimo
in Cristo, con grande pena leggo la lettera messaggio d’un tal fra’ Tommaso
riguardo alla Chiesa Cattolica e alla disperata apologetica in favore d’essa;
che dirti? Sono anche io un ex sacerdote cattolico romano che, per grazia
di Dio, è uscito da Babilonia la grande e, sempre per grazia di Dio, sono nato a
nuova e vera vita, termini naturalmente che per il caro fra Tommaso sono tabù...
Io m’occupo di
aiutare ex preti ed ex suore che lasciano la chiesa cattolica e so bene
quale e quanta sofferenza c’è e si vive nel prendere una decisione tanto
importante, che non si limita solo a lasciare il cattolicesimo ma, come ben tu
saprai, c’è il disprezzo, il giudizio e quant’altro...
A Tommaso direi soltanto questo: t’auguro davvero un giorno di poter incontrare
Gesù Cristo e nascere di nuovo nell’acqua e nello Spirito, solo dopo, e solo
ancora dopo, potrai vedere la vera Chiesa, cioè: la sposa di Cristo.
Che Dio ci benedica e scusate, se ho osato troppo!!! {ex-sacerdote; 10 dicembre
2008}
8. {Antonello Dominga} ▲
Credo che il nostro
fra’ Tommaso abbia bisogno di leggere la Parola di Dio non con la conoscenza
propria, ma sotto l’azione dello Spirito Santo affinché ne riceva luce e
rivelazione.
Abbiamo il compito di portare l’Evangelo e d’essere ambasciatori della Parola di
Dio, ma dobbiamo conoscerla, leggerla nella verità, leggerla nello Spirito,
affinché anche il nostro spirito ne venga vivificato ed edificato e a nostra
volta possiamo portarla alle persone che sono nel mondo, affinché conoscano il
piano di salvezza, che Dio ha avuto per noi attraverso il sacrificio di Gesù.
Il nostro compito è arduo e difficile ma congrua sarà di certo la ricompensa,
amo servire il Signore, non sta a noi giudicare Tommaso, ma pregare e
intercedere affinché tanti come lui possano vedere con gli occhi dello spirito…
Che Dio ti benedica {10 dicembre 2008}
9. {Sandro Carini} ▲
Esperimento Scientifico
Invito
Gianni Toffali a leggere attentamente questa riflessione su un certo
esperimento scientifico.
Degli scienziati
presero 5 scimmie, le misero dentro una stanza dove c’era una scala con in cima
un casco di banane. Quando le scimmie tentavano di salire sulla scala per
prendere le banane, gli scienziati facevano cadere addosso a tutte le scimmie
dell’acqua bollente per farle desistere, e a causa di quel dolore nessuna ardiva
salire sulla scala. Poi una delle 5 scimmie veniva sostituita da una scimmia
nuova, ignara del pericolo e quando provava a salire sulla scala veniva
picchiata dalle altre perché avevano paura di riprovare l’insopportabile dolore.
Con lo stesso sistema gli scienziati cambiarono una a una tutte le scimmie in
modo che nessuna di loro aveva provato il dolore iniziale per aver tentato di
mangiare le banane, però nonostante questo, ogni volta che ne inserivano una
nuova, tutte si comportavano nello stesso modo, e cioè picchiavano la nuova
arrivata che tentava di salire, perché «è tradizione, si è sempre fatto così».
Quelle scimmie mi ricordano qualcosa di simile delle nostre società: il lavaggio
del cervello che certi regimi dittatoriali usano con i loro sudditi per evitare
che qualcuno possa aprire gli occhi e vedere l’ipocrisia e la falsità che domina
nei suoi governanti.
Vogliamo parlare di tutte quelle «scimmie» che nel nostro paese, dal Medioevo in
poi, hanno tentato di mangiare le «banane» (la Parola di Dio) e sono state messe
al rogo come eretiche? C’era anche un tale Galileo che aveva avuto l’ardire di
supporre che la terra era sferica, che scandalo!!! Ricordiamoci d’essere uomini
e quindi per arrivare alle «banane», possiamo trovare un altro modo: basta
scuotere la scala e il casco di «banane» (la Parola di Dio) cadrà giù, e lo
condivideremo con chi vuole perché è l’unico cibo spirituale che ci permette di
crescere nella conoscenza del dono che Gesù ha fatto per tutta l’umanità, ma poi
ne godranno il frutto per l’eternità solo chi questo dono l’avrà assimilato e
accettato per fede.
A fra’ Tommaso, a Gianni Toffali e a ogni cattolico onesto consiglio quanto
segue. Adesso rifletti attentamente (se lo riterrai opportuno), poi ti consiglio
di chiuderti nella tua cameretta e di pregare il Signore Gesù affinché ti riveli
la
sua volontà e t’allontani da coloro che ci hanno violentato
(psicologicamente) e schiavizzato (fisicamente) da quando siamo nati. La
delusione e l’amarezza saranno grandi, quando te ne renderai conto; ma la gioia
e l’amore, che ci donerà il nostro Signore, ci ripagherà infinitamente di più.
{ex cattolico romano, ora libero in Cristo Gesù; 14-12-2008}
10. {Luciano Leoni} ▲
Non avrei voluto
partecipare a questa discussione, la ritengo poco edificante, ma la lettura di
certi commenti non può passare in sordina. Non mi stupisco tanto di «fra’
Tommaso», in fondo afferma quello che affermano altri «sacerdoti» e credo anche
che sia spinto da buoni propositi, seppure in pieno errore, ma rimango,
letteralmente, costernato di fronte alle affermazioni di questo sig. Gianni
Toffali. Ritengo che le sue parole siano gravissime e siano una palese
istigazione all’odio.
Mi rivolgo, dunque, direttamente a lei, sig. Toffali, seppure attraverso il sito
«Fede Controcorrente», in quanto non dispongo della sua e-mail, per dirle che
sono stato un cattolico fervente e obbediente, che ho difeso a spada tratta il
cattolicesimo romano, arrivando al punto di voler confutare gli «eretici»
protestanti. Tuttavia il mio percorso (pluriennale) si è scontrato con la Parola
di Dio e di fronte alla Verità evangelica ho dovuto arrendermi al Signore e
divenire suo servo e ora, per grazia di Dio, «non sono più io che vivo ma è
Cristo che vive in me...». La invito, con la consapevolezza del risultato,
ad accostarsi senza pregiudizi alla Parola di Dio e farsi guidare nelle sue
convinzioni non da idee umane ma dallo Spirito Santo. Legga Atti al capitolo 9,
legga la lettera agli Ebrei e quella ai Romani, in preghiera e con spirito
d’umiltà. Poi, sono certo, ci risentiremo. In alternativa, se vuole, potremmo
iniziare uno scambio pubblico sulle sue convinzioni dogmatiche, potremmo
analizzarne lo sviluppo e potremmo confrontarle con la Parola di Dio .
A proposito: non le sembra cosa opportuna scusarsi per le sue parole?
La saluto (molto
poco cordialmente). {16-12-2008}
11. {} ▲
12. {} ▲
►
Presunzione continuata di chierico e verità biblica
{N. Martella - T. Dagani - A. Mazzari} (T/A)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Den/T1-Presunz-chierico_verita-BB2_Esc.htm
09-12-2008; Aggiornamento: 10-12-2008
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