Sul cosiddetto «peccato imperdonabile» incontro sempre cristiani male
informati. La minaccia di averlo commesso viene sfoderata regolarmente
specialmente dai carismaticisti nei confronti dei loro avversari, quando
questi ultimi mettono in forse l'origine divina di certe manifestazioni mistiche
ed entusiastiche.
L’unico peccato imperdonabile è
quello, per il quale non si chiede perdono e, perciò, non
lo
si ottiene. È imperdonabile, perché
ci si indurisce verso lo Spirito Santo, impedendogli di convincere di
peccato, di giustizia e di giudizio. Chi, al contrario, viene convinto di
peccato, si ravvede e chiede perdono.
Nella Scrittura il «peccato imperdonabile» per eccellenza è
il
rifiuto di credere che Gesù di Nazareth sia il Messia-Re, promesso da Dio
nell’AT (cfr. Gv 3,36; 8,24). Certo, chi diceva di Gesù: «Ha uno spirito
immondo» (Mc 3,30), non poteva credere che egli fosse il Messia! Poiché il
ministero dello Spirito Santo è di convincere il mondo che Gesù è il Cristo
promesso (quindi Signore e Salvatore), l’incredulità al riguardo è un
affronto contro lo Spirito Santo. «E quando sarà venuto, convincerà il
mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al
peccato, perché non credono in me…»
(Gv 16,8ss). La «bestemmia contro lo Spirito» (Mt 12,31) significa
parlare contro lo Spirito Santo (v. 32), ossia in modo contrario a Lui,
opponendosi alla sua missione attuale: testimoniare e convincere che Gesù è il
Messia-Re, che doveva venire! Effettivamente chi rifiuta Gesù quale Messia, non
avrà nessuna possibilità di perdono, «né in questo mondo né in quello a
venire».
►
Peccati e loro differenziazione
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Peccato_imperdonabile_Car.htm
25-10-2007; Aggiornamento: 24-05-2012
|