Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Dall’avvento alla parusia

 

Prassi di chiesa

 

 

 

 

La prima parte del «Panorama del NT» porta il titolo «Dall’avvento alla parusia», ossia dalla prima alla seconda venuta del Signor Gesù. Questo titolo evidenzia la tensione in cui erano posti i cristiani del primo secolo (e noi oggi). Essi guardavano indietro all’incarnazione, ai patimenti e alla risurrezione di Gesù quale Messia (primo avvento) e guardavano parimenti avanti alla manifestazione del Signore, del suo regno e della sua salvezza. Il termine «avvento» mette quindi in evidenza l’abbassamento del Messia , mentre «parusia» (gr. parousía «venuta, arrivo») evidenzia la manifestazione gloriosa del Signore alla fine dei tempi. Questo è altresì l’uso che si fa di questi due termini nella teologia.

   Ecco le sezioni dell'opera:
■ Aspetti introduttivi
■ Gesù di Nazaret
■ Gli Evangeli
■ Dall’ascensione alla fine dei tempi
■ Aspetti conclusivi

 

► Vedi al riguardo la Recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L’UOMO DA NULLA

 

 di Nicola Martella

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: La locuzione «un uomo da nulla» o «un buono a nulla» intende una persona inetta o incapace. Non significa che non sappia fare delle cose, ma che nel complesso non porta nulla veramente a termine. A volte fa, e altre volte disfa con le sue stesse mani.

     Sebbene ai propri occhi si senta una persona speciale o un «signor qualcuno», vantandosi di tutto ciò che è o fa, in effetti è un «uomo qualunque», ordinario, un «signor nessuno», che non ha portato veramente nulla a compimento; e ciò, a cui ha mai contribuito a costruire, lo ha spesso distrutto con le sue stesse mani.

     Questo dipende spesso dal suo carattere un po’ cariato e da una sua ignoranza di fondo, che lo porta a essere carente di realismo con sé, con gli altri e con la realtà. Per questo ha la tendenza a inimicarsi chi non la pensa come lui, a gettare fango su chi brilla più di lui, a buttare via il bambino con tutta l’acqua sporca, e a fare cose simili, invece di rallegrarsi del bene comune raggiunto, di allearsi col meglio presente nel suo prossimo, di tirare la corda dalla stessa parte e di guardare insieme agli stessi obiettivi. L’ignoranza di fondo porta a concepire orizzonti limitati e ad appestare tale ambiente col suo grande ego di uomo da nulla, finché molti, non riuscendo più a respirare, cambiano aria.

 

 

2.  TRATTI CARATTERIALI: Un uomo da nulla ha in genere un grande amor proprio e un ego molto sviluppato, che lo porta a vantarsi di grandi cose. Parla spesso in modo sprezzante degli altri e ha modi molto grossolani nei rapporti col proprio prossimo.

     Per questo nel passato un uomo da nulla veniva chiamato anche «tanghero», ossia un individuo dai modi grezzi, rozzi, grossolani, rustici, goffi o villani, quindi, secondo i casi, uno zoticone, un maleducato o un villanzone.

     Avendo una mentalità abbastanza grossolana, sono pochi i suoi interessi prevalenti. Quando è coinvolto in una discussione o in un diverbio, non ha il senso del limite, ma si accanisce rabbioso contro quelli, che considera i suoi avversari. Chi tocca il suo amor proprio, non avrà vita facile, poiché l’uomo da nulla si vendicherà fino all’ultimo.

     Egli cerca le piccole pulci nella vita altrui e si costruisce elefanti di difetti, che amplifica e sbraita per lungo e per largo come un calunniatore. Filtra moscerini nella vita altrui e inghiotte cammelli nella propria. Pur di aver ragione e trionfare, è pronto a distruggere i beni migliori. Locuzioni come ammantare col manto dell’amore, perdono, conciliazione, bene comune, senso del limite e simili sono disusate nel suo stile di vita; gli interessa solo di prevalere sul prossimo, di sconfiggere l’altro e di portarlo alla resa alle sue condizioni.

 

3.  IL DIOTREFE DI TURNO: Il problema si pone soprattutto quando l’uomo da nulla sta in un’assemblea cristiana e qui dà sfogo alla sua carnalità. Peggio ancora è quando occupa in una chiesa posti di guida; allora i membri sono in balìa del suo carattere, del suo umore e del suo arbitrio. Allora nulla e nessuno è sicuro. L’apostolo Giovanni scriveva: «Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotréfe, che aspira ad avere il primato tra di loro, non ci riceve. [10] Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, sparlando contro di noi con parole maligne; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa» (3 Gv 1,9s).

     È un pastore insensato, che non si cura delle pecore (cfr. Zc 11,15ss); anzi, pur di rimanere nella ragione e nel potere, sfascia l’ovile, scandalizza le pecore e le fa fuggire e, sprezzante e maledicente, non si cura di cercarle (cfr. Gr 23,2).

     L’uomo da nulla è una bomba, che può deflagrare in qualsiasi momento, facendo ingenti danni all’opera di Dio e alla testimonianza e scandalizzando le anime dei credenti e dei simpatizzanti (cfr. Mt 18,7; Lc 17,1).

     L’uomo con il nulla dentro, ma con un ego fuori misura, lascia dietro di sé solo macerie e deserti (cfr. Ec 9,18). Tuttavia, dopo che avrà guastato il tempio di Dio, il Signore guasterà lui (1 Cor 3,17).

 

4.  ALTRI APPROFONDIMENTI BIBLICI: Ecco alcune caratteristiche dell’uomo da nulla, come risultano da una lettura attenta della Bibbia e dall’analisi di alcuni personaggi biblici.

     ■ Abigail, dopo aver sentito come si era comportato suo marito Nabal, cercò di rimediavi, recandosi personalmente da Davide, cercando di impedire una rappresaglia militare, e affermando tra altre cose: «Ti prego, mio signore, non far caso di quell’uomo da nulla, che è Nabal; poiché egli è quel che dice il suo nome; si chiama Nabal [= stolto] e in lui non c’è che stoltezza» (1 Sm 25,23). Sebbene Davide avesse dato protezione a tale uomo e alla sua proprietà con i suoi uomini (vv. 7.15s.21), questi si comportò in modo irrealistico e ingrato (vv. 9ss), oltre che sgarbato (v. 14), duro e malvagio (vv. 3.17). Queste sono proprio le caratteristiche principali dell’uomo da nulla! Esse contrastano col buon senso della moglie (v. 3). La locuzione tradotta qui con «uomo da nulla» è letteralmente «uomo di belial» (ebr. belîja`al), che ha anche la nuance di «uomo cattivo, spregevole».

 

     ■ Un quadro delle caratteristiche dell’uomo da nulla (o «uomo di belial») è il seguente: «Un uomo da nulla, un uomo iniquo: egli cammina con la perversione della bocca; [13] ammicca con gli occhi, struscia con i piedi, fa cenni con le dita. [14] Perversità sono nel suo cuore; macchina del male in ogni tempo, semina discordie. [15] Perciò all’improvviso verrà la sua rovina; in un attimo sarà distrutto, senza rimedio» (Pr 6,12-15).

 

     ■ Altrove viene tradotto con «uomo da nulla» il termine ebraico nābāl «stolto, insensato, sciocco»; si veda sopra Nabal. «Un parlare solenne non si addice all’uomo da nulla; quanto meno labbra bugiarde a un nobile!» (Pr 17,7). Lo stesso avviene similmente qui: «A chi genera uno stolto, ne verrà afflizione, e il padre dell’uomo da nulla non avrà gioia» (Pr 17,21). Perciò la terra è turbata, quando una siffatta persona ha pane a sazietà (Pr 30,21), poiché è controsenso.

 

     ■ Altrove, i seguaci di Geroboamo furono definiti letteralmente «uomini vuoti (o da nulla), figli di belial (o perversione)» (2 Cr 13,7). Alcuni traducono con «uomini sfaccendati, iniqui»; altri con «uomini spregevoli, dei farabutti». Si veda anche la corrispondenza fra «uomo da nulla» (di belial [spregevole]) e «scellerato» (rāšā` «malvagio»; Gb 34,18).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Uomo_nulla_Avv.htm

02-12-2015; Aggiornamento:

 

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