Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia.

  Ecco le rubriche principali:
■ Scenario biblico
■ Vita di comunità
■ Abbecedario riflessivo
■ Ad acta
■ Dietro il velo
■ Casella postale biblica
■ Variazione delle costanti
■ Puntigli e indovinelli
■ Sapienza da quattro soldi
■ Massime e minime
■ Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SCRIVI EFFICACEMENTE IN INTERNET

 

 di Nicola Martella

 

1. ENTRIAMO IN TEMA: Ogni tanto vengo invitato da qualche mio contatto a leggere uno scritto loro o di altri in un blog personale, in un social network o in un sito. Ci sono scritti ben fatti e ben strutturati, altri ben fatti ma mal strutturati e infine quelli mal fatti e mal strutturati. Non parlerò qui di coloro, che sono sgrammaticati, non capiscono di sintassi, scrivono confusamente, non mostrano alcuna logica e non si capisce neppure bene quale sia l’argomento e l’obiettivo, ma blaterano ad alta voce. Non parlerò neppure di coloro, che fanno copia e incolla degli scritti di altri, non mettendo né l’autore, né la fonte. Mi limito a coloro, che scrivono bene, quanto alla logica e ai contenuti, ma i loro scritti hanno un basso indice di leggibilità; in pratica, essi danno l’impressione di scrivere per sé e non per essere letti e capiti dagli altri. Aprendo tale scritto, non c’è nulla che attragga l’attenzione, solo il titolo; il resto è una sequenza di proposizioni senza alcuna organizzazione comprensibile al primo colpo d’occhio. Per sapere di che cosa si tratta, bisogna leggere dapprima tutto l’intero e (spesso) lungo scritto. Tale basso indice di leggibilità non incoraggia la lettura; magari, dopo aver letto le prime frasi, il lettore passa oltre.

 

2. ALCUNI CONSIGLI UTILI

     ■ Formula un titolo attraente: Si possono scrivere articoli interessanti, ma con un titolo banale e poco interessante. Formula un titolo originale, che attiri l’attenzione. Titoli illustrativi sono evocativi e solleticano l’intelligenza.

 

     ■ Struttura il tuo scritto: In un tempo, in cui l’offerta è grande e con molti «prodotti» scadenti in giro, si ha poco tempo per leggere scritti, che si presentano «amorfi». Per rendere invitante il proprio scritto, è importante strutturarlo in almeno tre punti: ▪ 1. Introduzione; ▪ 2. La questione; ▪ 3. Conclusione. Chiaramente tali tre punti possono essere chiamati diversamente. Essi sono i tre titoli principali e vengono scritti in MAIUSCOLO.

 

     ■ Fa’ titoli intermedi: Se uno scritto è lungo, è bene fare dei titoletti intermedi, cosicché il lettore sappia subito di che cosa si tratta. In caso contrario, un testo amorfo gli farà presto passare la voglia di leggere fino in fondo. Ad esempio, se il secondo punto si chiama «Tesi e antitesi», si può strutturare i sottotitoli come segue: 2.1. Le tesi di *** (persona specifica, organizzazione, ecc.); 2.2. Le risposte (o Le obiezioni, ecc.).

 

     ■ Evidenzia i concetti: Oltre ai titoli principali e secondari, si fa bene a evidenziare alcuni concetti chiave, che attirino l’attenzione del lettore e creino in lui un’attesa di voler sapere e scoprire. Se scrivi in un social network, in cui non c’è il grassetto, usa il MAIUSCOLO. Non scrivere però l’intero scritto in maiuscolo, ma riservalo solo ai titoli e ai concetti chiave, se manca il grassetto. Non scrivere neppure l’intero scritto in grassetto, ma riservalo solo ai concetti chiave; sottolinea solo i titoli, se è necessario, cioè quelli principali.

 

     ■ Fatti capire: Non si può scrivere per tutti; c’è chi necessita di latte e chi di cibo sodo; ci sarà sempre quella volpe, che non arriva all’uva e dirà che tanto non gli piace. In ogni modo, scrivi in modo da farti capire alle persone, a cui scrivi. Non fare frasi chilometriche né espressioni a scatole cinesi, che fanno perdere il filo del discorso come in un labirinto. Ecco alcuni consigli pratici per aumentare ulteriormente la leggibilità: ▪ 1. Fa’ frasi brevi. Dividi una frase troppo lunga in due almeno con un punto e virgola o da una fanne due. ▪ 2. Quando cominci un nuovo aspetto, va’ a capo. ▪ 3. Usa una punteggiatura sufficiente. ▪ 4. Cura la grammatica e la sintassi. ▪ 5. Fa’ uso di illustrazioni retoriche, di esempi e aneddoti; essi attirano l’attenzione e solleticano la mente. ▪ 6. Esci dalla mediocrità e dalla banalità, esprimendo le cose in modo particolare e originale.

 

     ■ Crea uno sviluppo: Non basta scrivere un’idea sotto l’altra, ma bisogna sapere dove andare, creando uno sviluppo, che mira a un obiettivo.

 

     ■ Non sparare, ma argomenta: Al riguardo ci vuole un ragionamento sensato, che dimostri quanto si asserisce. Alcuni hanno un deficit di logica e usano pessimi metodi, ad esempio: il falso sillogismo, l’allegoria, la versettologia indebita, speculazioni e così via. Chi toglie versi biblici dal loro contesto, senza tenerlo presente, e ne fa una lista più o meno lunga, non ha dimostrato niente, ma ha solo mostrato la sua povertà mentale. Ha forza dimostrativa soltanto l’esegesi contestuale, ossia la spiegazione di un testo biblico nel suo contesto.

 

3. ASPETTI CONCLUSIVI: Se un articolo è ben strutturato, chi lo trova in rete, lo scorre con gli occhi, legge titoli e sottotitoli, i suoi occhi sono attirati dai concetti chiave evidenziati e decide subito: «Questo scritto (non) m’interessa». In caso positivo, egli leggerà volentieri anche altri articoli di tale autore, sapendo che potrà valutare subito, con pochi colpi d’occhio, se al momento quell’articolo gli interessa o meno.

     Al contrario, se un articolo è amorfo, il lettore farà fatica a capire di che cosa si tratta. Magari, dopo un paio di frasi, si scoraggerà nella lettura e passerà oltre. Oppure arriverà fino alla fine, sia che rimarrà contento o deluso. Intanto nella sua mente si creerà un pre-giudizio: tale autore è difficile da comprendere subito, leggilo solo se hai veramente tempo e interesse.

     Agli aspetti formali, elencati nel punto precedente, aggiungerei alla fine i seguenti.

 

     ■ Rispetta i tuoi contraenti: Se stai a confutare le tesi altrui, evita di usare «parole forti» contro di loro. Usa la forza degli argomenti. In genere, chi denigra i propri avversari, lascia negli altri un retrogusto sgradevole, sebbene gli argomenti usati possano essere buoni.

 

     ■ Fa’ decantare ciò, che scrivi: È bene usare qualità e non quantità. Scrivi uno scritto con un programma di videoscrittura, strutturalo bene, leggilo e rileggilo più volte, correggi gli errori di battitura, di grammatica, di sintassi, di logica, eccetera. Lascialo decantare alcuni giorni e poi rileggilo e correggilo come se fosse stato scritto da un altro. Sii critico con ciò, che produci: Quali punti sono troppo deboli? Che cosa manca? È abbastanza leggibile dagli altri? Arriva all’obiettivo prefissato? Che cosa potresti aggiungere e togliere, per renderlo migliore? E così via.

 

     ■ Usa correttamente le immagini: Aggiungere un’immagine a un articolo, è cosa positiva. L’errore, che fanno alcuni provetti scrittori in rete, è mettere un’immagine qualsiasi, magari contenente un verso biblico, ma ambedue non hanno nulla a che vedere col tema dello scritto. Questa cosa, più che attrarre, irrita. Un’immagine dev’essere sempre «a colore» con lo scritto! Ne dev’essere un’illustrazione e un’interpretazione, che invita alla lettura. (Si tenga presente che in Internet non tutte le immagini sono libere, ma sono soggette al copyright.)

 

 

Ora, spero che non avrai motivo o scusa per continuare a redigere male i tuoi scritti, né a scrivere bene ma con una pessima leggibilità. Spero che, da ora in poi, scriverai per essere subito capito dai tuoi lettori. Essi lo apprezzeranno molto.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Scrivi_Internet_Mds.htm

03-02-2015; Aggiornamento: 23-02-2015

 

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