Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Dall’avvento alla parusia

 

Etica

 

 

 

 

La prima parte del «Panorama del NT» porta il titolo «Dall’avvento alla parusia», ossia dalla prima alla seconda venuta del Signor Gesù. Questo titolo evidenzia la tensione in cui erano posti i cristiani del primo secolo (e noi oggi). Essi guardavano indietro all’incarnazione, ai patimenti e alla risurrezione di Gesù quale Messia (primo avvento) e guardavano parimenti avanti alla manifestazione del Signore, del suo regno e della sua salvezza. Il termine «avvento» mette quindi in evidenza l’abbassamento del Messia , mentre «parusia» (gr. parousía «venuta, arrivo») evidenzia la manifestazione gloriosa del Signore alla fine dei tempi. Questo è altresì l’uso che si fa di questi due termini nella teologia.

   Ecco le sezioni dell'opera:
■ Aspetti introduttivi
■ Gesù di Nazaret
■ Gli Evangeli
■ Dall’ascensione alla fine dei tempi
■ Aspetti conclusivi

 

► Vedi al riguardo la Recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREDICATORI NELL’IMMORALITÀ 2

Consigli rifiutati

 

Nicola Martella

 

1.  ALCUNE PREMESSE: In un articolo precedente avevo riportato il dialogo con una lettrice, che mi fece rivelazioni di prima mano su un predicatore abbastanza in vista in Italia. Qui di seguito riporto il mio tentativo di dialogare con «Arturo», come lo chiamiamo qui di seguito. Qui di seguito ci preme specialmente il fenomeno spirituale e morale, che colpisce alcuni «leader di successo», e non tanto la persona in se stessa.

     Nel passato, io e Arturo abbiamo avuto diversi confronti, specialmente da quando aveva palesato pubblicamente l’ambizione di essere un nuovo riformatore della chiese in Italia sul modello del «movimento di Toronto».

     Tuttavia, nessuno può rallegrarsi della caduta del proprio prossimo in un peccato così grave come l’adulterio, visto che siamo fatti tutti di carne. È scritto che «Elia era un uomo sottoposto alle stesse passioni che noi» (Gcm 5,17). E l’unico, che vi seppe resistere fu solo Gesù: Il nostro Sommo Sacerdote «è stato tentato in ogni cosa come noi, però senza peccare» (Eb 4,15). Perciò, è scritto: «Chi pensa di stare dritto, guardi di non cadere» (1 Cor 10,12). Tuttavia, una cosa è cadere nel peccato, altra cosa è perseverare in esso o continuare a fare predicazioni, concerti e conferenze, come se nulla fosse successo.

     Non sapevo che cosa fare. Aspettavo, da una parte, lumi dall’Alto; dall’altra, speravo che qualcun altro sapesse e ne parlasse in rete. Tuttavia, non successe nulla di tutto ciò.

     Avrei voluto chiedere direttamente ad Arturo riguardo a come stavano le cose, ma sapevo che da anni mi aveva bannato dal suo account di Facebook. Dopo vari mesi, per caso vidi che potevo leggere nuovamente le sue notizie; egli aveva cancellato il suo vecchio account e ne aveva aperto ben due nuovi. Dopo vari tentennamenti, mi decisi di scrivergli. Un giorno trovai la sua risposta e iniziò una lunga conversazione, se così si può dire: io scrivevo per cercare di capire, e lui mi rispondeva in modo lapidario, sarcastico e provocatorio.

 

2.  TENTANDO DI COMUNICARE CON «ARTURO»: Non è mia abitudine pubblicare le risposte altrui nella corrispondenza privata; perciò, riporterò qui di seguito quanto da me scritto e solo il carattere delle sue risposte, cosicché si possa capire ciò che scrivo. Come già detto, lo chiameremo semplicemente «Arturo», lasciandolo nell’anonimato.

 

Nicola Martella: Arturo, šalôm. Mesi fa mi è arrivata la seguente lettera, e mi preme fartela leggere. [Segue la prima lettera di Linda Tedeschi; si veda il primo articolo]

     C’è stata una lunga corrispondenza con tale credente, un ex-membro di una tua chiesa. E chiaramente ha aggiunto molti particolari. Con tale credente abbiamo concordato che io scriva un articolo, in cui avviso la cristianità al riguardo. Non è che io ci tenga. Tuttavia, vedo che continui a fare un concerto dopo l’altro e una conferenza dopo l’altra. Chiaramente sono preoccupato per te e per la testimonianza, quando tutto diverrà pubblico per mano di qualcuno.

     È scritto che l’uomo di Dio dev’essere irreprensibile; se sei caduto realmente in adulterio, è bene che ti fai da parte. Poi, dovrai aspettare i tempi di Dio. Se le cose stanno veramente così, hai bisogno di un «tempo nel deserto», lontano da palchi e platee. Se non lo farai, cadrai nel gorgo, poiché Dio non sarà con te, e purtroppo trascinerai molte anime con te.

     Perciò, prima di credere a chicchessia, volevo darti l’opportunità di spiegarmi le cose e di esprimere il tuo punto di vista. Come sai anche una non-risposta è una risposta, ma spero vivamente che mi risponderai. Certo, spererei che tu mi scrivessi: «Non è vero, non sono mai caduto in fornicazione o adulterio. Sono felicemente sposato con mia moglie e godo a pieno gli affetti dei miei figli». Aspettando una tua risposta, ti affido alla grazia di Dio. {05-09-2016}

 

Arturo: Mi ha risposto che, secondo lui, io non sarei stato interessato né la verità né il suo bene. {05-09-2016}

 

Nicola Martella: Ti sbagli, Arturo. Se ti ho scritto, è per darti modo di spiegarmi le cose. Sono mesi che ho tali informazioni, ma non ne ho fatto uso con alcuno. E chiedo al Signore di darmi sapienza su come agire secondo verità e carità, giustizia e misericordia. Aspettando una tua risposta, ti affido alla grazia di Dio. {05-09-2016}

 

Arturo: Mi ha risposto sarcasticamente.

 

Nicola Martella: Tutto qui, Arturo? Mi rispondi con ironia o sarcasmo? Pensavo che eri interessato a spiegarmi la tua verità in merito a tali cose. Mi sbagliavo?

     Ti do un consiglio fraterno. Per amore del Signore e della sua opera, se veramente sei caduto nell’adulterio, ritirati da ogni ministero per alcuni anni, smettila di fare concerti e conferenze. Infatti, quando la cosa uscirà fuori, per bocca di qualcuno, tu rischierai di trascinare nel vortice molte persone, che si sentiranno scandalizzate, e questo getterà fango sull’opera di Dio. Anche le parole, le frasi i consigli che scrivi in internet, che uno li condivida o meno, ti qualificheranno come uno che predica bene e razzola male, come un «medico», che dà farmaci agli altri, ma non cura se stesso; tutto si rivolterà contro di te, che apparirai agli occhi degli altri come un ipocrita. Perciò, ritirati nel silenzio, ripara al male fatto, ottieni nuovamente credibilità e irreprensibilità; è un lungo processo di guarigione, di riparazione e di ristabilimento, che può durare lunghi anni. Se non lo farai, ma vorrai rimanere sull’onda in ogni caso, non solo disonorerai il Signore, ma creerai grandi disastri a te stesso e all’opera di Dio. Verrai attaccato da ogni parte e ti giustificherai con «l’amore di Dio», usato magari come foglia di fico. Non sarai credibile nelle tue giustificazioni, e il tuo tramonto sarà segnato, come una lavina, che trascinerà tutto e tutti e specialmente l’anima tua.

     Questo è il mio consiglio e le mie previsioni (ne abbiamo visti altri di cristiani nella stessa situazione). Tutti possono cadere nel peccato, ma dipende da noi se rimanervi o fare finta come se nulla fosse accaduto. Aspettando una tua risposta, ti affido alla grazia di Dio. {05-09-2016}

 

Arturo: Non seguì alcuna risposta.

 

Nicola Martella: Arturo, sono tre mesi che sono stato messo al corrente che tu sei caduto in adulterio. Non ho intrapreso nulla, aspettando... Ho visto che sulle bacheche di tua moglie e dei tuoi figli tutto si è fermato, a un certo punto, nei vostri rapporti. Non compari più neppure tra i parenti di tua moglie su FB. Non potevo contattarti, poiché mi avevi bannato su FB. Per quello che ho visto, poi hai cancellato tutto l’account e ne hai aperti degli altri. Ho visto che eri (nuovamente) attivo a fare concerti e conferenze. Infine, ho deciso di scriverti, per capire e per darti qualche consiglio. Invece tu l’hai presa in ironia e sarcasmo. Sono indeciso sul daffare, dopo che hai reagito così. Ho pregato per te e per saggezza per me. Ti ho riscritto, ma vedo che non vuoi comunicare. Non è che non capisca la tua situazione, visto che faccio da decenni cura pastorale. Tuttavia, mi trovo in una situazione, in cui non so che cosa fare riguardo al mio dovere dinanzi a Dio. Non voglio recarti danno, ma non voglio neppure essere un tuo omertoso complice in questa situazione. Se tu continuerai a far concerti e conferenze, pur non essendo tu irreprensibile ed esempio morale, che cosa dovrei fare io dinanzi a Dio, visto che sono al corrente delle cose? Se non vuoi dialogare ed essere aiutato, è tuo diritto. Ognuno deve però prendersi le sue responsabilità. Aspettando una tua risposta, ti affido alla grazia di Dio. {08-09-2016}

 

Arturo: Secondo lui avrei dovuto agire come fece Gesù, con le stesse sue motivazioni di cuore e di Spirito. {09-09-2016}

 

Nicola Martella: In quale occasione? Gesù si è comportato in vari modi, a seconda della circostanza. Ecco qui di seguito alcuni esempi. Presso il tempio, ripieno di Spirito e di zelo, ha preso la sferza, per amore della Verità. In altra occasione, con lo stesso cuore, ha fatto sentire il suo «Guai a voi!». Sempre lo stesso Gesù disse all’adultera: «Va’ e non peccare più!». Al cieco guarito disse, che stava per fare il ruffiano con i Giudei: disse: «Non peccare più che non ti accada di peggio». A Pietro disse: «Prima che il gallo canti, mi avrai già tradito». A Giuda disse: «Quello che devi fare, fallo subito!». Andando al Calvario disse agli astanti: «Non piangete per me, ma per voi e i vostri figli», annunciando il vicino giudizio storico. Gesù rimproverò i suoi discepoli in diverse occasioni. E così via. Era sempre lo stesso Gesù, motivato dallo stesso cuore e dallo stesso Spirito.

     Quindi, da te, che predichi agli altri, ci si aspetta una risposta ben più convincente che un cerotto devozionale del genere a buon mercato, dietro cui nascondersi. Mostra sincerità e veracità, completa e senza riserve. Solo allora potrai cominciare a guarire. Dio non sta al nostro gioco. E non saranno le cose «spirituali» che facciamo per Lui, che potranno riabilitarci. Se sei veramente motivato dallo stesso cuore e dallo stesso Spirito di Gesù, ravvediti, pentiti, rammaricati del male fatto, confessa il tuo peccato, ripara interamente al male che hai fatto, fatti da parte e aspetta che sia Dio a riabilitarti. Se continuerai così, pensando che potrai risuscitare dalle macerie, continuando a fare le cose di sempre, il tuo triste tramonto è assicurato. Ora non so più che dirti. L’Altissimo abbi misericordia di te. {09-09-2016}

 

Arturo: Con sarcasmo mi ha scritto che non merito la sua fiducia né la sua confidenza, mi ha dato dell’ipocrita, eccetera. Alla fine mi ha affidato alla grazia di Dio! {09-09-2016}

 

Nicola Martella: Va bene, Arturo, ora so quello che pensi. Ognuno si prende le sue responsabilità. Se volevo «nuovo materiale da pubblicare», lo avrei fatto già tre mesi fa, avendone a sufficienza. Ora, proprio tu mi attribuisci disinteresse per la verità e ipocrisia; e affermi ciò, che veramente senti: non sarei per te una persona degna della tua fiducia. Ne prendo atto. Ho pregato per te ultimamente, chiedendo a Dio sapienza su che cosa fare. Ora vedo, che sei tu a non essere interessato alla verità, sperando che tutto rimanga segreto e tu possa continuare a propagare il tuo verbo. Non hai neppure saputo accettare dei consigli pastorali; è indurito fino a quanto punto il tuo cuore? Non avevo nessuna intenzione di pubblicare alcunché; anzi, pensa, aspettavo che lo facessero altri. Sono stato combattuto fino a oggi. Tuttavia, dopo questa tua risposta, vedo che lo stato del tuo cuore e della tua vita è peggio di quanto immaginavo. Non so quello che farò, ma dopo questa tua risposta, vedo che non hai meritato le mie attenzioni pastorali.

     Non credo che tu abbia titolo per affidarmi alla grazia del Signore, poiché hai un cuore duro e ribelle e perché Dio non è con te. Sei come Saul, che non ha voluto ascoltare Samuele; allora per lui non c’era alcuna speranza più, poiché Dio lo aveva ripudiato. Ad-Dio... {09-09-2016}

 

Arturo: Mi ha risposto sarcasticamente.

 

3.  ASPETTI CONCLUSIVI: Una persona accusata ingiustamente, reagisce in modo molto diverso da come ha fatto Arturo. In genere risponde in modo addolorato o arrabbiato, nega con veemenza che tale cosa sia mai successa e vuole sapere i nomi di chi lo accusa ingiustamente. Qui non è successo nulla del genere. Come potrebbe spiegare ogni psicologo, il tipo di reazione dietro a una «maschera» di rifiuto di aiuto e sarcasmo conferma che le cadute nella fornicazione e nell’adulterio ci siano realmente state.

     Non commenterò oltre tutto ciò. Rimetto tutto al giudizio dei lettori. Ecco, qui di seguito, alcune domande, che vi pongo.

     ■ 1. Che cosa avreste fatto voi, venendo a sapere di questa cosa?

     ■ 2. Ho aspettato mesi, intanto ho visto l’annuncio di concerti e seminari, in cui Arturo sarebbe stato coinvolto in prima persona. Ho fatto bene ad aspettare tanto tempo?

     ■ 3. Ho fatto bene a scrivere direttamente a Arturo e a continuare a farlo, dopo che mi rispondeva con sarcasmo? Che cosa avreste aggiunto od omesso voi?

     ■ 4. Avreste voi continuato a vivere con un peso del genere, dopo che non avete visto in Arturo il ben che minimo segno di ravvedimento, ma anzi solo sarcasmo, mentre lui progetta i prossimi concerti e conferenze? Avrei dovuto tacere del tutto, rendendomi così un omertoso complice del suo fare dinanzi al Signore, a cui dovremo rendere conto?

     ■ 5. Che cosa aggiungereste voi a tutto ciò? Qual è la vostra analisi della questione alla luce della Parola di Dio?

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Predic_immor2_Avv.htm

10-10-2016; Aggiornamento: 08-05-2017

 

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