Diversi gestori di
«forum» e simili hanno cercato di ingaggiarmi per i loro «prodotti», ma finora
con scarsi risultati. Infatti diverse
persone, che hanno aperto un «forum», mi hanno invitato a collaborare a diverso
titolo, chi come «biblista» e ricercatore nei testi biblici con l’ausilio delle
lingue originali, chi come «apologeta». A ciò si aggiunga che diversi lettori,
volendo intervenire sui temi proposti sul sito, mi hanno chiesto di aprire un
forum per intervenire direttamente. Finora ho resistito.
Un «forum» è una
«piazza di mercato», un luogo in cui ci si ritrova per chiacchierare, magari
anche confrontarsi ed esporre magari frettolosamente il proprio pensiero.
Infatti una «piazza di mercato» è fatta per incontri casuali e veloci, mentre si
aspira a fare altro, dove si aspettano e si danno risposte rapide e concise,
sapendo che l’altro va di fretta.
Per avere una risposta
a un problema tecnico, un forum specializzato è certamente utile: il più esperto
in una cosa può essere d’aiuto a un altro.
In genere però, devo
ammettere che ho una certa allergia verso i «forum» generici e questo per
diversi motivi, ad esempio:
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1) Per i molti
«blablaismi» che si fanno;
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2) Per gli «sfoghi» poco
riflettuti di tanta gente e per gli epiteti che ci si scambia in tempo reale,
rifugiandosi dietro all’anonimato di un nickname;
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3) Per la relativizzazione
della verità e della conoscenza che si trova in essi; i «si dice», le ovvietà,
le consuetudini, i luoghi comuni e perfino le bufale sembra che abbiano pari
dignità con le cose accertate e vere. Eccetera.
Inoltre mi sembra
una specie di «pantano» o di «sabbie mobili», dove affonda tutto ciò che è stato
scritto forse appena il giorno prima (magari con tanto sacrificio). La parola
dell’esperto, del dotto ignorante e del superficiale si trovano una accanto
all’altra, e tutti reclamano di aver ragione. È altresì il luogo dove affiorano
i contenuti «depredati» dalla proprietà letteraria altrui, senza alcuna
citazione e senza alcun senso di colpa.
Per questi motivi, di là dai vantaggi che un forum certamente avrà (e chi ne
gestisce uno, potrà certamente elencarmi decine di motivi), preferisco un sito
classico, dove vengono sì affrontate le questioni dei lettori, ma l’ultima
parola ce l’ha chi sa fare un esame profondo delle questioni alla luce della
Parola di Dio. Inoltre chi gestisce il sito, è un «filtro» necessario e in tutte
le fasi di una discussione e in tutte parti del sito stesso.
Tutto ciò non
significa che non ci sia bisogno di «forum» (e di quelli cristiani); essi sono
certamente utili per tante persone che hanno bisogno di una «piazza di mercato»,
di incontri casuali e veloci. Dico solo che «Fede controcorrente» non vuol
essere tale.
L'esperienza è maestra di vita. I forum qualificati e
fortemente moderati possono essere d'aiuto, gli «sfogatoi» a basso indice
morale no. Ecco alcuni fatti. Per l’ennesima
volta sono stato avvisato che si parla di me in un forum a una certa pagina. Ci
sono stato sul forum e a quella pagina. È come sospettavo tutto un ping-pong, un
blablaismo, spesso senza morale e dignità. Si chiama una persona reale «sign(or)
X». La si giudica senza neppure conoscerla, non sulla base di fatti reali e
prove concrete. Si getta fango su questo o su quello in nome d’un perbenismo
«spirituale» che nasconde ignoranza o arroganza, e così via. S’abusa del fatto
che l’altro non sia lì di persona, che non ascolti il tono delle parole, che non
guardi negli occhi di chi lo accusa o bistratta e che non dissenta in tempo
reale, portando le sue ragioni. Si pensa d’avere a che fare con «ologrammi», non
con persone reali, e con una realtà solo virtuale. Per questo il «frutto dello
Spirito» (Galati 5,22ss) viene spesso messo fuori uso. Quando i forum diventano
«sfogatoi», non aiutano alla ricerca della verità, ma rischiano di alimentare il
relativismo riguardo alla verità e alla morale.
Nonostante che
«Fede controcorrente» non sia un «forum»
diretto,
si può partecipare ai temi di discussione, inviando i propri contributi al
gestore del sito. Ecco la procedura: 1) Si invia a lui, quanto si intende dire;
2) Il gestore correggerà gli eventuali errori di grammatica e di sintassi e
adatterà nel format il contributo ai criteri del sito; 3) Eventualmente
formulerà una risposta, se il contributo del lettore contiene punti controversi,
ecc.; 4) Quando mette il contributo in rete, avvisa subito il lettore di ciò.
►
Confusione morale in forum cristiani
{Nicola Martella} (T/A)
►
Confusione morale in forum cristiani? Parliamone
{Nicola Martella} (T)
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_TP/A1-Forum_no_Mds.htm
11-07-2007; Aggiornamento:
26-08-2009
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