Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Matteo, l’evangelista dei giudei

 

Interpretazione biblica

 

 

 

 

Nello stesso libretto sono contenute le domande per lo studio e il dizionarietto, dove trovare le risposte.

   Ecco le parti principali della parte di studio:
■ Introduzione all'Evangelo di Matteo
■ Nascita, battesimo e tentazione (Mt 1,1-4,11)
■ Attività in Galilea (Mt 4,12-16,12)
■ Istruzione dei dodici (Mt 16,13-18,35)
■ Viaggio verso Gerusalemme e ultimi giorni in essa (Mt 19-25)
■ Crocifissione e risurrezione (Mt 26-28).

 

Inoltre ci sono, tra altre parti, anche le seguenti:
■ Dizionarietto
■ Guida allo studio personale e di gruppo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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MATTEO 28,19 E LE TRADUZIONI

 

 di Nicola Martella

 

 

1.  LE QUESTIONI: Ciao, Nicola, volevo chiederti una risposta su Matteo 28,19. Leggendolo in varie traduzioni vediamo una differenza di traduzione.

     ■ CEI ‘74: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (così anche Rv e Diod).

     ■ NR: «Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» (così anche CEI ‘08 e PdS/TILC).

     ■ ND: «Andate, dunque, e fate discepoli di tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

 

Come vediamo questi modi diversi di tradurre danno anche interpretazioni diverse del comando di Gesù sul «grande mandato»:

     ■ Gesù chiede solo d’insegnare l’Evangelo a ogni popolo e tutte le nazioni devono essere battezzate (così da CEI ‘74, Rv, Diod).

     ■ Gesù chiede che ogni persona d’ogni nazione diventi seguace di Gesù. Questa interpretazione è molto simile alla prima, ma ne differisce, perché dalla prima interpretazione sembra che gli apostoli devono solo far conoscere l’Evangelo, mentre dalla seconda sembra che gli apostoli devono fare in modo che ogni persona d’ogni popolo diventi cristiana (così da CEI ‘08, PdS/TILC).

     ■ Gesù chiede che gli apostoli insegnino l’Evangelo a ogni popolo, ma non è importante se tutto il popolo diventa cristiano o se solo qualche persona scelga di seguire il Messia (così da ND).

 

Vediamo che da tre traduzioni un po’ diverse scaturiscono interpretazioni simili, ma con qualche differenza. Volevo chiederti cosa tu ne pensi, se puoi tradurre tu il brano di Matteo 28,19 e dirmi come tu comprendi queste parole del Signore Gesù Cristo. {Alessio Rando; 17-03-2014}

 

 

2.  LE RISPOSTE: Questo articolo ha un carattere specialistico e non è adatto per ogni lettore, ma solo per quelli maturi e specialmente per quanti capiscono di grammatica e sintassi, sia italiane, sia greche.

     Come sempre si fa bene a tradurre il brano letteralmente dal greco: «Poreuthéntes [mentre andate], ũn [dunque], matheteúsate [ammaestrate] pánta tà étnē [tutte le genti], baptízontes autū̀s [immergendoli] eis tò ónoma [nel nome] tũ Patròs [del Padre] kaì tũ Huiũ [e del Figlio] kaì tũ Haghíū Pneúmatos [e del Santo Spirito], didáskontes autū̀s [istruendoli] tēreĩn [a osservare] pánta hósa [tutto quanto] eneteilámēn hymĩn [vi comandai]» (Mt 28,19-20a).

 

     ■ Proposizioni secondarie: Si osservi che tutti i verbi, che ricorrono, tranne il secondo, sono participi, formando così delle proposizioni secondarie: ● Poreúomai significa nel passivo «andare, venire (quindi arrivare), camminare, viaggiare, navigare, partire, attraversare, procedere, passare per, spostarsi, ecc.»; qui ricorre l’aor. pt., indicando l’azione unica: «mentre andate (nel mondo)». Poreuthéntes ricorre anche in Mt 2,8 («quando arrivate [a Bethlehem], investigate con precisione…»); 9,13 («andando, ora, imparate che cos’è:…»); cfr. 11,4; 21,6; 22,15; 27,66. Poreuthéntes ricorre anche in Mc 16,15 (Mc 16,9-20 manca nei migliori antichi manoscritti): «Mentre andate in tutto mondo, proclamate l’annuncio a tutta la creazione». Perciò, anche in Mt 28,19 si può intendere «mentre andate [nel mondo]». ● Baptízō intende «immergere (in acqua)»; qui ricorre il pres. pt. att., indicando l’azione continua degli apostoli, ovunque arrivassero. Didáskō significa «insegnare, istruire»; qui ricorre il pres. pt. att., indicando l’azione continua degli apostoli, ovunque arrivassero. Didáskontes ricorre anche in Mt 15,9 («insegnando insegnamenti»); cfr. At 5,25.42; 15,35; Col 1,28; 3,16; Tt 1,11.

     Anche il verbo finale è una secondaria: entéllomai significa «ordinare, comandare»; qui ricorre l’aor. ind. med, per indicare un’azione già conclusa nel passato.

 

     ■ La proposizione principale: Tra tutte queste proposizioni secondarie, l’azione principale è la seguente: matheteúsate pánta tà étnē «ammaestrate tutte le genti». Mathēteúō intende «intr. essere discepolo (di qualcuno); trans. ammaestrare; istruire»; qui ricorre l’aor. imp. att. per designare il comando, rivolto agli apostoli, a fare un’azione unica o puntuale, dovunque essi arrivassero durante la loro avanzata nel mondo. Il primo significato «essere discepolo (di qualcuno)» non ha senso, mancando il dativo seguente (p.es. tõ Iēsũ lett. «a Gesù», it. «[essere discepolo] di Gesù»; emoí lett. «a me», it. «[essere discepolo] di me, mio»); né tanto meno ha senso «fate discepoli» (ND) o «fate miei discepoli», come recita una versione del NR (ancor peggio una delle prime revisioni recitava «fate fare [miei] discepoli»!).

 

     ■ Massa e singoli: Si noti pure che mentre pánta tà étnē «tutte le genti» (tutti i Gentili, tutte le nazioni, ecc.) è una locuzione neutra pl., l’oggetto dell’immersione è autū́s «essi» (m. acc. pl.), ossia i singoli e non le masse; lo stesso vale per chi gode dell’insegnamento.

 

     ■ La logica: Perciò, il matheteúsate pánta tà étnē «ammaestrate tutte le genti» (aspetto generale) doveva avvenire poi, nello specifico, sia con il baptízontes autū́s «immergendoli» (i credenti diventano così discepoli), sia con il didáskontes autū́s «istruendoli» (riferendosi ai discepoli) nella dottrina del Messia: pánta hósa eneteilámēn hymĩn «tutto quanto vi comandai» (il pl. neutro in pánta hósa mette l’enfasi su tutte le singole cose, in dettaglio).

 

 

3.  ASPETTI CONCLUSIVI: I viaggi di Paolo e della sua squadra sono l’illustrazione migliore del compimento del «grande mandato». Procedendo nel viaggio, dovunque essi arrivavano, si recavano nella locale sinagoga, se ne esisteva una (At 13,14ss; 14,1; 17,1ss.10.17; 18,4.19; 19,8). Lì predicavano che Gesù è l’Unto promesso ai Giudei e ai simpatizzanti delle nazioni. Specialmente i Gentili, che simpatizzavano col giudaismo, accettavano l’Evangelo. In genere, i Giudei, tranne eccezioni, diventavano sospettosi e invidiosi e diventavano ostili agli apostoli (At 14,2ss; 18,6). A quel punto, i missionari cristiani, separavano i credenti in Gesù, li battezzavano e li istruivano nella dottrina del nuovo patto (At 19,9).

     Dove non c’erano sinagoghe, c’era tutta un’altra situazione. I missionari cristiani si rivolgevano direttamente ai pagani. Laddove alcuni si convertivano, erano battezzati e istruiti nell’insegnamento biblico.

     In ambedue i casi, dopo che si era costituito un gruppo di discepoli, i missionari proseguivano il loro viaggio (At 14,20; 18,23; 20,1.11). A volte lasciavano un collaboratore in loco, per un certo tempo (Tt 1,5), o lo mandavano successivamente (At 19,22; 2 Tm 4,12; Tt 3,12). In altri casi, tornavano, dopo un certo periodo, per confermare i discepoli (At 15,36). Anche mandavano a tali gruppi di discepoli delle lettere personali (cfr. Col 4,16; 1 Ts 5,27; 2 Ts 2,15), facendole recapitare da un loro collaboratore (cfr. 1 Cor 4,17; 2 Cor 12,18; Ef 6,21s; Fil 2,28; Col 4,7ss); così sono sorte le epistole del NT.

     L’incombenza di riflettere sulle traduzioni nostrane, specialmente in riferimento al brano in questione, la lascio ai lettori.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Mt28_19-traduz_Mt.htm

19-06-2014; Aggiornamento:

 

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