Sia la Septuaginta sia la Vulgata traducono il termine ebraico qōrē’
con perdix, e da qui certamente viene la traduzione italiana
«pernice»: «…è come la pernice che cova uova che non ha fatte» (Gr
17,11). Però non risulta che la pernice covi uova che non ha fatto. Come
stanno le cose?
Il termine ebraico
qōrē’ deriva dalla radice qr’, che significa «gridare». Nell’ordine
dei cuculiformi (dei quali è nota l’abitudine di deporre le uova nei nidi di
altri uccelli —per questo sono considerati uccelli parassiti) esiste una specie
della famiglia dei cuculidi, nota come Clamator Glandarius, che, oltre a deporre
le proprie uova nei nidi altrui, sembra che sottragga le altrui uova per
covarsele. Questa specie è tuttora presente nell’area biblica e somiglia
abbastanza alla pernice, pur avendo dimensioni leggermente maggiori. Il nome
scientifico poi corrisponde esattamente a quello ebraico. È il cuculo dal
ciuffo. {Argentino Quintavalle}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Dizsprop/Pernice_uova_R34.htm
Aggiornamento: 08-05-2007
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