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Charles Darwin (1809-82) ha certamente avuto e ha una enorme
influenza sul piano filosofico: ciò maschera una grande debolezza su quello
strettamente scientifico e questo vogliamo mostrarlo con una serie di schede
collegate. (Può darsi che qualcuno le troverà faziose, eppure i dati utilizzati
provengono da fonti redatte da evoluzionisti. Chiedo solo che ci si armi di
un’enciclopedia e che si vada a controllare, in ogni caso sono pronto ad
ascoltare le critiche).
Comincio, chiedendo aiuto a uno che, come
scienziato, gode della massima reputazione e che su Darwin ha espresso un
giudizio netto: Albert
Einstein. Proseguo col segnalare le
impressioni avute quando ho tentato di leggere il capolavoro di Darwin (cioè
L’origine delle specie): mentre gli scritti contemporanei di Pasteur e
Mendel conservano una grande attualità di metodo e di contenuto, con il
libro di Darwin succede il contrario (vedere
Darwin e le razze).
La biologia come scienza cominciò con Francesco
Redi (1626-98), ma fu poi Lazzaro Spallanzani (1729-99) a gettarne le
fondamenta metodologiche, mentre Carlo Linneo (1707-78) fece un’ammirevole
opera di classificazione. L’opera di Darwin (pubblicata nel 1859 e poi
revisionata fino alla sesta edizione del 1872) non solo contrastò con la
biologia fin lì edificata (e cresciuta nella lotta contro la
generazione spontanea), ma fu di ostacolo anche a
quella biologia carica di prospettive che stava per prorompere e della quale
Darwin decise di non tenerne conto: le prospettive introdotte dalla geniale
e benefica svolta operata da Louis Pasteur nel 1861 (che rivoluzionava anche
la medicina), e l’altrettanto decisiva opera di Gregorio Mendel (che fondava
la genetica nel 1865). L’opera di Darwin è in opposizione a quella di
tutti costoro e perciò si configura come un tentativo di tornare al mondo
pre-scientifico, dove la natura è vista come continua creatrice di specie
fantastiche. Scrive il quotato evoluzionista Omodeo: «A una qualche forma di
evoluzionismo si è un po’ sempre creduto, e la novità in campo scientifico
fu costituita, nel corso della prima metà del 18° secolo, dalla comparsa del
credo
fissista. Non si tratta di un’affermazione di gusto
paradossale, ma di una verità molto semplice, anche se lungamente
trascurata» (P. Omodeo, Creazionismo ed evoluzionismo
[Laterza, Bari 1984], p. 112). Tutto ciò si può vedere meglio nelle
specifiche schede, il cui titolo comincia sempre con «Darwin contro»:
Redi,
Spallanzani,
Pasteur,
Mendel
e
Linneo.
Infine, siccome Darwin viene paragonato spesso a
Galilei, vedremo anche che fra i due ci sono più
differenze che somiglianze (Darwin
e Galilei).
{Fernando De Angelis}
Aggiornamento: 10-05-07 |