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Con questo termine, si designa la libera decisione di Dio di fare di Israele
il popolo di sua proprietà, da Lui amato in eterno, senza che questa scelta
fosse fondata su qualità particolari di Israele, ma solo secondo il suo patto
con Abramo. Ciò significa per Israele una separazione da tutti gli altri popoli,
con le loro culture religiose e l’accettazione del rapporto con Dio. Secondo
quello che leggiamo in Isaia, lo scopo di Dio era quello di fare di Israele lo
strumento della sua rivelazione e il popolo avrebbe dovuto confermare che solo
Jahwè è il Signore dell’umanità. Israele è quindi diventato il servo del Signore
e il Messia sarebbe venuto per mezzo di esso.
{elaborazione: Francesco Bozzi - rielaborazione: Nicola Martella}
▬ Letteratura■
H. Vorgrimler, «Elezione»,
Nuovo dizionario teologico
(EDB, Bologna 2004), p. 243.
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N. Martella, «Elezione
d’Israele»,
Manuale teologico
dell’Antico Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002),
p. 152.
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Elezione_Israele_EnB.htm
04-05-07; Aggiornamento:
08-01-2008
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